Martedì l'approdo in viale Sclavo del centro ex Sassari, per il playmaker statunitense si dovrà attendere qualche giorno in più
La Mens Sana torna in palestra, aspettando rinforzi. Si inaugura una settimana di lavoro e di innesti per la compagine senese, che dopo il raduno di mercoledì scorso e le prime sgambature dei giorni successivi inizia ad alzare l'asticella (sul piano dell'intensità, fisica o cestistica è indifferente) e si prepara ad accogliere Dane Diliegro e Darryl Bryant, due terzi cioè della legione straniera che indosserà la maglia biancoverde nella prossima stagione di serie A2.
DILIEGRO DIETRO L'ANGOLO Si contano le ore per il ritorno in città di Diliegro, che da viale Sclavo era passato a fine luglio per effettuare le visite mediche e firmare il contratto proposto dal club mensanino e che, a breve, si metterà a disposizione di coach Alessandro Ramagli per rendere completo, e competitivo, il pacchetto dei lunghi. Il centro italo-statunitense è partito da Boston e, a meno di mancate coincidenze aeree o ritardi, domani sarà a Siena: gli si prospetta qualche ora di riposo, necessaria soprattutto per smaltire il jet lag, poi sarà il momento di presentarsi in sede e fare conoscenza con staff e compagni di un'annata nella quale dalla sua consistenza dentro l'area colorata dipenderà una parte non secondaria delle fortune biancoverdi.

GIORNI INTENSI PER BRYANT Domani dovrebbe imbarcarsi dagli States, con destinazione Italia, anche Darryl Bryant. Condizionale d'obbligo, perchè nel caso del playmaker statunitense appena ingaggiato da Lorenzo Marruganti esiste la variabile impazzita del visto che le autorità d'oltreoceano devono concedergli per ripresentarsi in Europa dopo la bella stagione vissuta nel campionato ceco. L'iter è sempre abbastanza laborioso, più che mai in un mese come quello di agosto spesso caratterizzato da uffici che in Italia lavorano a mezzo servizio causa ferie estive. La Mens Sana nei giorni scorsi ha inoltrato alla Questura ed alla Fip la richiesta di visto per Bryant, la pratica è poi passata nelle mani del Coni, che vista e invia l'incartamento sia al Consolato italiano negli Usa, sia alla Fip, la quale si occupa di dare risposta affermativa alla società: a quel punto il giocatore prende appuntamento con il Consolato americano per espletare le ultime formalità e, materialmente, vedersi apposto il visto sul passaporto. Se tutta questa procedura burocratica è andata a buon fine, weekend permettendo, domani “Truck” Bryant lascerà Brooklyn e salirà a bordo del volo che lo condurrà in Italia. Nella migliore delle ipotesi, lo statunitense sarà a disposizione di Ramagli e del suo staff giovedì, in alternativa tutto può slittare di qualche giorno. Senza che questo turbi il sonno di tutto l'ambiente mensanino, ben conscio degli imprevisti che spesso caratterizzano simili situazioni.
Matteo Tasso