Amarcord biancoverde sugli esordi in campionato dal 1973 ad oggi. Tutto ebbe inizio al Dodecaedro contro l'Innocenti Milano
Tutto ebbe inizio il 4 novembre del 1973. Il primo esordio della Mens Sana in serie A, una serie A unica a quei tempi, è rimasto ben vivo nei ricordi di chi riuscì ad entrare nel Dodecaedro, mettendosi in fila già di prima mattina pur di riuscire ad entrare nel vecchio palazzo di viale Sclavo: a Siena arrivavano i mostri sacri dell’Innocenti Milano, le scarpette rosse tanto per intendersi, e la neopromossa Sapori ne uscì sconfitta (66-69) ma con l’onore delle armi, al termine di quella che fu la prima domenica vissuta nel basket italiano di vertice.
Elencare tutti gli esordi stagionali degli ultimi 43 anni sarebbe lungo, oltre che complesso, ma qualche flashback, qua e là, è al tempo stesso piacevole e divertente da farsi. Ad esempio il 23 ottobre del 1977, ripartenza dall’A2 e prima partita giocata da “Giorgio” Buccicon addosso la maglia biancoverde: ne mette subito 36 il campione venuto dagli States, asfaltando (108-71) il malcapitato Gis Napoli. Due anni più tardi, il 7 ottobre 1979 in A1, una prima all’insegna degli ex che tornano con la maglia (Franceschini e Dolfi) e sulla panca (Cardaioli) di Forlì: la Mens Sana si chiama Antonini e la spunta solo sul filo di lana (90-89), ringraziando la classe ed il “mestiere” di Ron Behagen (27 punti).
Corriamo veloci agli anni Ottanta.

Il ritorno in A2 dopo il quadriennio di cadetteria è bagnato, il 23 settembre 1990, da un’agevole vittoria (89-70) su Cremona. DecidonoAlexis e Lampley, diverte il buon Mimmo Giroldi, che perde per tre volte una scarpa e alla fine torna in panca tra le urla, immancabili, di Dado Lombardi. Un anno dopo si va k.o. a Treviso: troppo forte (80-66) la Benetton di Kukoc e Rusconi per una Ticino che a fine annata retrocederà, non senza polemiche e recriminazioni. Compie un miracolo, invece, Phil Melillo il 21 settembre del 1997, sconfiggendo (88-86) all’esordio, di nuovo in A1, la Stefanel Milano facendo giocare Tito Horford al posto dell’infortunato King e, soprattutto, trovando un Middleton stellare, che ne mette 36.
Ergin Ataman, il sultano, esordisce a Faenza il 23 settembre del 2001. La sua Mens Sana inizia una lunga striscia vittorie consecutive battendo (69-81) la Fillattice Imola con 22 punti di Tolbert, che poi sarà uno degli eroi della Saporta a Lione. Charly Recalcati, il condottiero del primo scudetto, espugna invece Udine (83-89) domenica 5 ottobre 2003, trascinato dai 27 punti di Bootsy Thornton. Che dire di Simone Pianigiani? Nella sua “prima”(59-87 a Reggio Emilia l’8 ottobre del 2006) c’è già l’odore del dominio incontrastato che la Montepaschi avrà sul basket italiano per le tante stagioni a venire, vincendo tutto ciò che è possibile vincere. Vincerà all’esordio da capocoach anche Marco Crespi (97-82), controCremona: è il 13 ottobre del 2013, mattatore (22 punti) quel Kim English che a Siena rimarrà per poche settimane e che col basket giocato ha chiuso recentemente, passando a fare l’assistente allenatore per l’università di Tulsa.
E’ un’altra storia quella che inizia il 5 ottobre 2014 nel “pallone” di Piombino. Disintegrata dal fallimento la vecchia Mens Sana targata Minucci, la nuova si ritrova in Dnb seguita da centinaia di tifosi anche su campi lontani anni luce da quelli fin lì frequentati: la Gecom vince 57-66 con 17 punti di “Seba” Vico e inizia il cammino verso il ritorno in A2, con Matteo Mecacci in panchina. Un anno fa, di questi tempi, l'affermazione su Latina, curiosamente la stessa avversaria che i biancoverdi ritrovano questo pomeriggio.
Matteo Tasso
Foto: Goerge Bucci contrastato da Dolfi e Franceschini durante Antonini Siena-Jolly Forlì, stagione 1979/80 (scatto di Augusto Mattioli tratto dal volume "A come Mens Sana")