Esprimono preoccupazione il Circolo Sena Civitas e il sindacato UGL della polizia di Siena.
La necessità di sensibilizzazione sul tema della sicurezza, più volte sostenuta dal Circolo Sena Civitas, che ha portato anche alla formulazione di proposte operative, ci fa analizzare i gravi fatti di Colle da una angolazione diversa.
Il primo dato di analisi è numerico: i banditi non potevano essere memo di una quindicina. Ma le forze dell'ordine in servizio notturno, nell'intero territorio della provincia di Siena, a quante sommano?
La risposta è purtroppo semplice. Le pattuglie della Poliziasono solitamente due o tre, dislocate una a Poggibonsi e 1 o 2 (a seconda delle disponibilità) nell'ambito del comune di Siena.
I carabinieri dispongono di 3 pattuglie dislocate rispettivamente a Montepulciano, Siena (con competenza territoriale che si spinge, comprendendolo, sino al comune di Rapolano) e Poggibonsi.
Il totale degli addetti alla prevenzione, presidio e rilevamento incidenti è quindi di 12.
In caso di attentato terroristico sono poi reperibili, con tempi connessi alla reperibilià, 20 militari delle Unità Operative Pronto Intervento, dislocate 10 a Firenze e 10 a Livorno.
Passiamo adesso alle armi in dotazione. Le nostre forze dell'ordine sono dotate di M12: mitragliette datate con potenza di fuoco limitata tanto da non avere effetto su mezzi blindati. Le armi d'assalto dei banditi comuni sono i kalashnikov, i cui proiettili uccidono anche chi è protetto da blindature, per non parlare dei giubbotti antiproiettile.
Ultima riflessione sull'organizzazione militare dei rapinatori la Securpol.
Mezzi economici, addestramento, preparazione minuziosa dell'assalto, freddezza nei comportamenti reattivi all'arrivo delle forze dell'ordine, porterebbero a pensare che si potrebbe trattare di ex militari dei teatri di guerra dell'est europeo.
Nonostante l'impegno e la professionalità delle forze dell'ordine, i cui addetti rischiano anche la vita per poi vedere spesso liberare con facilità chi delinque, il problema della sicurezza irrompe nelle vite di tutti noi e si impongono risposte adeguate da parte delle Istituzioni.
Claudio Marignani, Circolo Sena Civitas
Esprime preoccupazione, in un comunicato stampa, il sindacato UGL della polizia di Siena:
A seguito dei fatti accaduti a Colle di Val d'Elsa, il Sindacato esprime forte preoccupazione per la pubblica incolumità e la tutela degli operatori di polizia, in relazione alle capacità criminali e organizzative, messe in campo dal commando malavitoso. Questo nuovo evento, che va a sommarsi ad altri gravi fatti accaduti nel nostro territorio, impone un approfondimento operativo. La manifestazione pubblica da noi promossa per il 16 aprile, avente per tema la sicurezza e l'impiego dell'esercito, alla luce dell'evento di Colle, diviene oltremodo attuale e centrale. Nonostante le apprezzabili iniziative adottate negli ultimi tempi dal Questore di Siena, la situazione resta difficile anche per le mancate risposte delle Istituzioni alle sollecitazioni ricevute dai responsabili della pubblica sicurezza. Un confronto aperto che veda coinvolti e partecipi tutti gli attori è essenziale ed è auspicabile che questa iniziativa produca atti concreti.
Mauro Marruganti, UGL Polizia Siena