Crescono a vista d'occhio le quotazioni di due contrade: Nicchio e Oca.
Nel borsino del Palio crescono a vista d'occhio le quotazioni di due Contrade.
La prima è il Nicchio che ha trovato in Occolè il barbero giusto per puntare al bersaglio grosso. Il Tittia ci sta, poi, mettendo del suo nel trovare una perfetta simbiosi con il forte campione. Un paio di uscite dai canapi hanno ottenuto il marchio docg, ma è piaciuto anche il modo di affrontare le piegate pericolose di San Martino e del Casato, sempre in assetto preciso e costante.
La seconda – e non stupitevi – è l'Oca. Al Caria non viene riconosciuta ancora, e direi giustamente, la classe dei big, di quei fantini cioè che hanno dimostrato a suon di successi di essere dei grandi, ma è indubbio che su Oppio – ancora definito macchinoso dagli addetti ai lavori, anche se appare sempre più pronto e tranquillo – sta mettendo in mostra un campionario di cose fatte bene. Fra i canapi non sembra avere particolari problemi e in corsa "tira" che è un piacere guardarlo.
Stabili le quotazioni di Selva e Torre...che vuol dire che restano al top del listino.
Gigi Bruschelli, come al solito, fa cose piccole, in particolari momenti delle prove, senza mai dare l'impressione di dare tutto se stesso. Insomma sta costruendo il solito Palio mascherato, come ha fatto nel passato in tante occasioni. Eppure dà la netta sensazione di trovarsi a suo agio su Quit Gold, che a sua volta sembra in ottima forma, nel pieno dei suoi sei anni.
Stesso discorso per la Torre, per Morosita e il Mari. La forza e direi anche la precisione del barbero non sono in discussione, anche se in un paio di frangenti Brio ha dato l'impressione di non avere ancora un feeling perfetto con la femmina. Ma Andrea in altre occasioni si è un po' nascosto nelle prove per esplodere poi in carriere coraggiose e inappuntabili. Noi gli accordiamo completa fiducia.
Sembra crescere, senza problemi, anche l'accordo fra il 10 anni Mississippi e l'esordiente Elias Mannucci. Il Leocorno ha azzeccato un paio di mosse esemplari ed Elias ha spinto il barbero al meglio. Fa bene capitan Ricci a tenere d'occhio la rivale che ha in faretra qualche freccia in più della sua Civetta.
Ecco, la Civetta è votata alla difesa. Il Pusceddu offre le migliori garanzie, ma il 5 anni Roba e Macos, all'esordio sul Campo, pur avendo buona stoffa, saprà rispondere in tempo alle sollecitazioni del suo fantino? Questo il nodo da sciogliere. Per ora resta un po' nel limbo con quotazioni ferme.
Anche il Valdimontone si è chiuso nel classico catenaccio. Porto Alabe non è velocissimo, ma dai canapi sembra poter uscire con una certa prontezza. Il fantino, Massimo Columbu, detto Veleno II, sa per filo e per segno cosa fare. C'è da capire se avrà modo e tempo per lavorare alle costole della rivale Nicchio. Più facile a dirsi che a farsi.
Jonatan Bartoletti si è fatto vedere in una occasione al "pronti via" e per un paio di giri ha portato alla grande il suo Quintiliano. La Borsa ci crede e gli scommettitori comprano le azioni panterine. Sulla quotazione hanno un peso specifico i "rumors" che hanno accompagnato il barbero sul Campo, subito appellato come "bombolone futuro".
L'Osama Bin dell'Onda corre forte, ma, non so se volutamente o no, si butta "forte" verso il colonnino di San Martino. Intendiamoci, Salasso a certe rischiose interpretazioni è avvezzo, ma resta il dubbio che i rischi si possano rivelare ostacoli insuperabili. Io il titolo bianco e celeste lo tolgo dal paniere delle quotazioni, perché troppo...volatile.
Lascio in fondo la Tartuca. Mocambo ha una presenza scenica di grande impatto, ma non si capisce ancora se sia un cavallo capace di inserirsi al vertice o se destinato a restare in seconda fila. Brigante, Carlo Sanna, si sta impegnando al massimo, ma anche in Castelveccchio hanno imparato da tempo a mascherarsi...e con risultati senz'altro apprezzabili. La mettiamo fra le sorprese, la Tartuca, anche se ci sono contendenti sicuramente molto più potenti e completi.
Nel borsino pesa questa volta una piccola incognita...quella del mossiere. Ambrosione è già con un piede nella storia del Verrocchio, ma in queste prove ha commesso qualche sbavatura, un piccolo errore, e non sempre è sembrato pronto e con il polso fermo. Finora ha raccolto sempre votazioni alte...spero per il bene del Palio e delle dieci al canape che sappia ripetersi.
Roberto Morrocchi - foto: Gianfranco Bernardo
Galleria Fotografica
Web tv