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VIA A #SIENAFRANCIGENA: TREKKING URBANO SULLE ORME DEGLI ANTICHI PELLEGRINI

News inserita il 03-06-2015


Ogni domenica, dal 7 Giugno al 1 Novembre, escursioni guidate alla scoperta dei luoghi più suggestivi della città.



Ventidue occasioni per calarsi nei ‘panni’ di antichi pellegrini e percorrere il tratto senese della Via Francigena, da Porta Camollia a Porta Romana, facendo tappa in uno degli ospedali più antichi d’Europa: il Santa Maria della Scala. E’ questo in estrema sintesi, il cuore del progetto #SienaFrancigena, il trekking urbano che è stato presentato oggi, mercoledì 3 giugno nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Stampa Paolo Maccherini, in Palazzo Berlinghieri, a Siena. La rassegna prenderà il via ogni domenica, dal 7 Giugno al 1 Novembre e si snoderà nel centro storico, toccando alcuni luoghi tra i più suggestivi e meno conosciuti della città, accompagnati da una guida abilitata.

#SienaFrancigena: le tappe del percorso. Siena è, da sempre, una tappa fondamentale della Via Francigena, tanto da essere stata ribattezzata dallo storico Ernesto Sestan ‘figlia della strada’. Nel Medioevo, infatti, la città era tra le più ricche e popolose in Europa e offriva ai viandanti la possibilità di trovare ristoro e cura. Oggi come allora, il tracciato di #SienaFrancigena all’interno delle mura inizierà da Porta Camollia sulla quale domina lo stemma mediceo con l'iscrizione ‘Cor magis tibi Sena pandit’ (Siena ti apre il cuore più della sua porta), simbolo dell'ospitalità senese. L’itinerario continua verso San Pietro alla Magione, la casa dei Templari e poi dei Cavalieri di Malta, a cui la Chiesa è ancora legata, dove sarà possibile riscoprire il contesto in cui venivano accolti i pellegrini e ascoltare la storia dell’Ordine dei Templari. L’itinerario proseguirà attraversando Banchi di Sopra fino a Piazza Duomo per arrivare al Santa Maria della Scala:uno dei più antichi ospedali in Europa che nel Medioevo forniva cura, assistenza e servizi ai pellegrini, mentre oggi ospita musei e percorsi espositivi. Dopo la visita al Santa Maria della Scala e al Pellegrinaio, splendida sala affrescata che nel Medioevo accoglieva malati, infanzia abbandonati, poveri e viandanti. I partecipanti continueranno fino a Porta Romana per concludere il percorsoai piedi della Torre del Mangia negli spazi verdi dell’Orto de’ Pecci, dove sarà consegnata la ‘Bisaccia del Pellegrino”: il pranzo a base di prodotti senesi di filiera corta.

“La valorizzazione del tratto senese della Francigena e del Santa Maria della Scala  - ha detto il sindaco di Siena, Bruno Valentini, aprendo la conferenza stampa di presentazione del progetto - sono gli obiettivi di questa straordinaria iniziativa che è arrivata alla sua seconda edizione.  Abbiamo una grande aspirazione:  far diventare il percorso senese della via Francigena un punto di riferimento dell’offerta turistica e culturale della Toscana.  Dalle analisi dei flussi turistici, infatti, si evince che il grado di attrattività del nostro territorio è profondamente legato alle forme della  cosiddetta mobilità dolce. Per questa ragione abbiamo puntato su un’idea di turismo slow e  sostenibile che comincia a dare i suoi frutti:  nel 2014, proprio sul tratto senese della Francigena, abbiamo riscontrato un raddoppio di passaggi rispetto all’anno precedente. Un risultato eccezionale  raggiunto anche grazie al Presidente Enrico Rossi che ha fatto del completamento della percorribilità della Via Francigena  un obiettivo strategico per la Regione Toscana”.

“E' la seconda edizione – ha spiegato Sonia Pallai, assessore al turismo del Comune di Siena - di un progetto che nasce per valorizzare il tratto senese della Via Francigena, da Porta Camollia a Porta Romana e che mette al centro della visita il Santa Maria della Scala, ma soprattutto è uno strumento per promuovere un'idea di turismo lento e attento, che si prende il proprio tempo, per scoprire e riscoprire gli angoli più suggestivi della nostra città. #SienaFrancigena è inoltre un prodotto turistico, che grazie a una calendarizzazione lunga, in programma ogni domenica fino a novembre, vuole creare nuove occasioni per i visitatori e nuove opportunità per gli operatori della città". 

“La via Francigena - ha detto Andrea Carubi, del Settore Progetti Speciali Integrati di Sviluppo Turistico della Regione Toscana - è per la Regione Toscana un importante investimento perché intercetta la domanda di turismo esperienziale. Siena ha risposto a questa esigenza, costruendo un progetto che unisce la conoscenza di se stessi attraverso la scoperta dei luoghi”.

“E' in atto il grande boom della Francigena soprattutto in Toscana – ha spiegato Massimo Tedeschi, Presidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene - Persone di ogni età provenienti da tutto il mondo camminano verso Roma. Il Giubileo indurrà un ulteriore aumento del numero di pellegrini e camminatori. La Via Francigena è un progetto di respiro europeo, nasce a Canterbury, arriva a Roma e di lì si spinge sull'altra sponda del Mediterraneo sino a Gerusalemme. Fondamentali sono iniziative che valorizzano la Francigena localmente e la restituiscono al territorio. Siena, città simbolo della Francigena, rappresenta al meglio questa filosofia".

"Una strada può essere una risorsa – ha concluso Duccio Balestracci, docente di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Siena - Una risorsa culturale, in prima battuta, ma, altrettanto una risorsa che crea ricaduta economica. La Francigena lo è stata in epoca medievale e può esserlo - lo è - anche oggi. Ripercorrerla significa far rivivere un "paesaggio della memoria" che rinvia alla storia, alla storia dell'arte e dell'architettura, alla storia della mentalità. Valorizzarla adeguatamente, significa creare, lungo di essa, una ricaduta economica di non indifferente valore. proprio come avevano capito i nostri antenati più o meno mille anni fa".

Info su #SienaFrancigena. #SienaFrancigena è un progetto dell’assessorato alle politiche per il turismo del Comune di Siena che si svolgerà, ogni domenica, dal 7 giugno al 1 novembre con partenza alle ore 9 da Porta Camollia. Il percorso ha una durata di circa 3 ore e si snoda per 4 km all’interno delle mura. Il costo del biglietto, comprensivo di guida, ingresso al Santa Maria della Scala e della “Bisaccia del Pellegrino” è di 20 euro e di 10 euro per bambini fino a 11 anni di età. E’ possibile prenotare, entro le ore 17 del sabato, rivolgendosi a TEXI, chiamando i numeri di telefono 0577- 530038 e 392.1212784 o inviando un’email a info@texi.travel. La partenza è garantita indipendentemente dal numero dei partecipanti.


#SIENAFRANCIGENA, le tappe

QUANDO?

Ogni domenica, dal 7 giugno al 1 novembre 2015, con partenza alle ore 9 da Porta Camollia

IL PERCORSO IN DIECI TAPPE

I partecipanti al Trekking urbano #SienaFrancigena percorreranno circa 4 Km da Nord a Sud all’interno della mura storiche della città di Siena, facendo tappa nei luoghi più importanti che raccontano la città nel Medioevo e la vita dei viandanti durante il loro viaggio da Canterbury a Roma, lungo la Via Francigena.

 

Tappa 1. Porta Camollia

Porta Camollia si apre su un muro di cinta molto antico. Già nell’XI secolo è documentata l'esistenza di una porta, che per la sua posizione, rivolta verso il territorio di Firenze, è sempre stata la più controllata e la più difesa tra tutti gli ingressi della città. Lungo l'arco esterno, su cui domina lo stemma mediceo, corre l'iscrizione Cor magis tibi Sena pandit (Siena ti apre il cuore più della sua porta), simbolo dell'ospitalità senese.

 

Tappa 2. Via Camollia

La Via Francigena in molti tratti aveva un percorso irregolare, mentre a Siena assumeva l'aspetto di un percorso urbano più comodo e agibile per i pellegrini, grazie all’opera di selciatura del tratto da parte del Comune di Siena nel 1264.

 

Tappa 3. Chiesa di San Pietro alla Magione

Per il continuo passare dei pellegrini in cammino verso Roma, poco prima del 1148 i Cavalieri del Tempio si insediarono in Via Camollia, nell'antica chiesa di San Pietro di cui si ha notizia fin dal 998. Attorno alla chiesa fu costruita la “Magione”, ovvero le case con portico circondate da mura di cinta in cui sostavano i membri dell’Ordine durante il cammino verso Gerusalemme. Dopo lo scioglimento dell’Ordine dei Templari, la chiesa e tutti i suoi beni passarono all'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, successivamente chiamati Cavalieri di Malta.

Tappa 4. Casa di Baldassarre Peruzzi

Situata al numero civico 168 di Via Camollia, la costruzione presenta un primo impianto romanico con archi in pietra. Secondo la tradizione vi nacque Baldassare Peruzzi (Siena, 1481 - Roma, 1436) , architetto.

 

Tappa 5. Chiesa di Santa Maria in Portico a Fontegiusta

Sempre lungo Via Camollia si incontra la Chiesa costruita tra il 1479-1484 per ringraziare la Madonna della vittoria ottenuta dai senesi contro i fiorentini durante la battaglia di Poggio Imperiale. L'edificio sorse a ridosso delle mura, inglobando il portico del “gabellino” (stanza dove il gabellieri riscuotevano i dazi, le gabelle alle porte della città) della Porta di Pescaia (inserita nella cinta muraria della prima metà del XII sec. in cui si conservava un'immagine della Vergine con Bambino affrescata intorno al 1380.

 

Tappa 6. Via dei Pellegrini

Continuando da Via Camollia verso Via Montanini e poi Banchi di Sopra Si arriva a Via dei Pellegrini, nome che ricorda il fitto passaggio di coloro che si dirigevano in pellegrinaggio a Roma. Percorsa questa via i viandanti si trovavano in Piazza Duomo e dopo aver pregato in Cattedrale, si recavano per assistenza presso il più importante spedale della città: il Santa Maria della Scala.

 

Tappa 7. Duomo

Ammireremo da fuori il grande capolavoro dedicato alla Madonna Assunta consacrato, secondo la tradizione nel 1179 da papa Alessandro III, tuttavia i lavori di costruzione proseguirono durante il XIII secolo. Nella facciata dominano i colori bianco, verde scuro, rosa, oro, nuovamente riportato alla luce grazie ad un recente intervento di restauro. Numerosi sono i capolavori presenti, a partire dal pavimento, un esempio unico nella storia della pavimentazione lapidea, con oltre 50 commessi marmorei istoriati ed eseguiti con la tecnica del graffito e della tarsia. Nel corso dei secoli grandi artisti hanno contribuito a rendere unica la cattedrale senese: Donatello, Michelangelo, Gian Lorenzo Bernini, solo per citare i più conosciuti. Degna di nota è anche la Libreria Piccolomini in cui l'artista umbro Pinturicchio narra, con il gusto per la descrizione e l'accuratezza dei dettagli, scene della vita di Pio II (papa senese).

 

Tappa 8. Lo Spedale di Santa Maria della Scala

Documentato dal 1090 deve il nome alla sua posizione davanti alle scale che conducono al sagrato della Cattedrale. Inizialmente era un edificio di dimensioni modeste destinato ad accogliere i pellegrini ed aiutare i poveri, voluto dai canonici della cattedrale. Nel primo nucleo dello Spedale cominciarono ben presto ad operare uomini e donne laici che, mossi da spirito di carità, donavano tutti i loro beni allo spedale di cui entravano a far parte, vivevano in comune, vestivano allo stesso modo e si chiamavano frati e suore nonostante che non appartenessero ad alcun ordine religioso. Sin dagli inizi del Trecento uno Statuto ne regolava la vita e l'autonomia, dimostrandosi talmente efficace da essere preso a modello da Gian Galeazzo Visconti e dal duca di Milano, Francesco Sforza i quali inviarono a Siena i propri emissari per studiarne la gestione e l'organizzazione. I pellegrini erano ospitati assieme ai malati nell'omonima Sala del Pellegrinaio. Essi ricevevano pane, vino, cibi cotti e potevano lasciare nello Spedale il denaro in custodia o scambiarlo: in appositi registri infatti i frati indicavano il nome del depositante ed eventuali caratteristiche fisiche peculiari come statura, corporatura, cicatrici per identificarlo al ritorno da Roma. Oggi il Santa Maria della Scala ha esaurito le proprie funzioni sanitarie e si presenta come una realtà culturale polivalente europea, in grado di rispondere efficacemente alle necessità delle grandi collezioni senesi e alle crescenti necessità di studio, di ricerca e turistiche. 

 

Tappa 9. Porta Romana

Anticamente detta Porta Nuova, fu costruita tra il 1327 e il 1329, ed è la più grande delle porte di Siena. Sorse sull'antico terreno del distrutto Convento di San Barnaba e sostituì la vecchia porta di San Martino posta più a monte. Attraverso Porta Romana i pellegrini (“romei”) entravano a Siena per dirigersi verso nord attraverso la Via Francigena. Usciti da Porta Romana, il percorso francigeno si snodava verso sud, attraverso le Crete senesi, un territorio aspro e difficoltoso sia in estate che in inverno. Qui i pellegrini bisognosi potevano trovare riparo nella Grancia di Serre di Rapolano di proprietà dell'Ospedale di Santa Maria della Scala. Dalle Crete si proseguiva fino alle vallate del territorio della Berardenga (dove oggi si trova Castelnuovo Berardenga) dominato da fitta boscaglia e coltivazioni. 

Tappa 10. Orto dé Pecci

L’Orto de’ Pecci è un “tesoro” verde dalla radici antiche nel cuore del centro storico a due passi da Piazza del Campo. Nel Medioevo i condannati a morte passavano sotto Porta Giustizia per andare ad essere giustiziati. Fino alla chiusura dei manicomi era inglobato nelle pertinenze dell’Ospedale Psichiatrico: i ricoverati coltivavano i campi e gli orti per il fabbisogno di verdura e frutta. Oggi spazi e attività sono gestiti dalla Cooperativa La Proposta per inserire soggetti svantaggiati che provengono dal disagio psichiatrico e da altre situazioni di marginalità. L’Orto de’ Pecci è uno spazio ideale per chi vuole trovare un po’ di relax e per chi vuole fare una sosta culinaria ‘alla vecchia maniera’ nel Ristorante. In Primavera l’Orto diventa anche Fattoria didattica: i più piccoli imparano a conoscere la campagna ed entrano in contatto con “il villaggio degli animali”.

 

 

 

 

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