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TORO CON LA SPADA, IL TORERO BRIENZA CON IL FIORETTO. ROBUR IMBATTUTA IN PIEMONTE

News inserita il 05-12-2010

 

All'Olimpico è 1-1. I granata, agonisticamente superiori, segnano con De Vezze al 13'. Il Siena pareggia su punizione (splendida) all'86'. Le squadre hanno chiuso in dieci per le espulsioni nel finale di Larrondo e Pratali. Il tecnico Lerda si lamenta del direttore di gara, mister Conte rimanda la polemica: "non venite a parlarmi di arbitraggi".

 Sost.  TORINO (4-2-3-1)   1   1  SIENA (4-4-2)  Sost.
   BASSI  41  33  COPPOLA  
   RIVALTA  32   2  VITIELLO  
   OGBONNA   6  13  ROSSETTINI  
   PRATALI  50  19  TERZI  
(45'+2)  GAROFALO  21   3  DEL GROSSO  
   DE FEUDIS  19  18  TROIANIELLO  64'
   DE VEZZE   7   8  VERGASSOLA  
   LAZAREVIC  20  36  BOLZONI  
 78'  BELINGHERI   4  10  REGINALDO  74'
 60'  IUNCO  10  11  CALAIO'  54'
   SGRIGNA  14  23  BRIENZA  
   Franco LERDA All. All.  Antonio CONTE  
   Morello  31  43  Farelli  
(45'+2)  Di Cesare   5  16  Valdez  
 78'  Obodo  11  39  Marrone  
   Zanetti  27  99  Kamata  64'
 60'  Scaglia  86  77  Sestu  74'
   Gasbarroni  18  63  Larrondo  54'
   Pellicori  81   9  Mastronunzio  

RETI: 13' De Vezze; 86' Brienza
ARBITRO: Tozzi di Ostia.
AMMONITI
: 9' Rivalta, 27' Terzi, 63' De Vezze, 84' Pratali (azione fallosa); 44 Vergassola (proteste); 47' Pratali (simulazione).
ESPULSI: 82' Larrondo (gesto irriguardoso nei confronti dell'arbitro), 84' Pratali (doppia ammonizione), 87' allenatore Lerda (proteste).

PRIMO TEMPO:
Al 2' Sgrigna si libera di Rossettini e in girata tira verso Coppola che para a terra
13' Torino in vantaggio. Cross dalla sinistra di Iunco, colpo di testa troppo morbido di Rossettini, irrompe DE VEZZE all'interno dell'area con un diagonale destro forte e imparabile. Pallone nell'angolino alla sinistra del portiere bianconero
27' Brienza cade a terra in area. Il contatto c'è ma sembra che il bianconero vada a cercare il fallo e poi accentui la caduta
37' cross dalla destra del Torino, Coppola si scontra con Terzi e perde il pallone. Del Grosso mette in corner
39' traversone di Reginaldo per Calaiò in area. Rovesciata dell'attaccante bloccata da Bassi
41' tiro insidioso di Brienza, il portiere granata non trattiene ma nessun senese è pronto a intervenire
45' infortunio per l'ex Garofalo: problema al ginocchio destro

SECONDO TEMPO:
47' Pratali a terra nell'area del Siena viene ammonito per simulazione
56' punizione di Reginaldo. sul cross Larrondo, di testa, non ci arriva
64' Palo del Torino con Lazarevic dalla distanza. Conclusione alla sinistra di Coppola
69' Interessante conclusione di Brienza in diagonale dal vertice dell'area. Bassi ferma il pallone
82' Larrondo viene espulso. L'arbitro fischia un fallo all'argentino che schiaffeggia la mano del direttore di gara. Cartellino rosso e Siena in inferiorità numerica
84' Anche il Toro in dieci. Pratali subisce la seconda ammonizione e termina in anticipo la partita.
86' Pareggio del Siena. BRIENZA batte con il sinistro una magistrale punizione dal limite e realizza. Portiere Bassi immobile a guardare la rete bianconera.
92' Kamata, contrastato, fallisce una buona occasione per vincere la partita.

Mercoledì a Vicenza il recupero della gara contro i biancorossi

LE INTERVISTE:
Franco Brienza, attaccante bianconero: “Primo tempo troppo brutto per essere vero, non abbiamo fatto una buona gara; sapevamo di affrontare una squadra in salute, ben messa in campo ed ha fatto la partita. Nel secondo tempo abbiamo fatto decisamente meglio e ci abbiamo creduto fino alla fine. Con un po’ più di convinzione forse potevamo anche riuscire a vincere la partita. Cos’è cambiato nella ripresa? Negli spogliatoi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che non eravamo quelli e volevamo tornare in campo per giocare come sappiamo, senza paura. Alla fine siamo riusciti ad ottenere un buon risultato ed ora guardiamo avanti; abbiamo il recupero di mercoledì con il Vicenza dove cercheremo di fare bottino pieno.”
Franco Lerda, allenatore del Torino: “Perché tanta rabbia per il fallo su Brienza? Per me non l'avevamo neanche commesso e casomai il fallo era di Di Cesare e noi non eravamo con l’uomo in meno e questo è pacifico. Il Siena ha una società molto forte oltre che una squadra molto forte. Mi risulta che si sono lamentati per l’arbitraggio contro il Novara e nonostante una grande prova della squadra di Tesser si sono attaccati all’arbitraggio e ne è venuto fuori un putiferio anche durante tutta la settimana1 e questo è il risultato. Non si può concedere un fallo del genere ad una squadra che non aveva mai passato la metà campo ed era andata una sola volta al tiro con Brienza nel primo tempo. Tra l’altro la punizione è stata calciata molto più avanti rispetto a dove è stato commesso il fallo, a cinque o sei metri dalla lunetta e invece è stato calciato dentro alla lunetta. Detto questo mi dispiace per i miei ragazzi perché non meritavamo di pareggiare questa partita, ma questo è il calcio e dobbiamo accettarlo. Il miglior Toro della stagione? Abbiamo giocato bene, non abbiamo concesso niente e abbiamo creato tre o quattro occasioni da goal e contro una squadra forte come il Siena non è mai facile. Rimane il rammarico per il pareggio subito su una punizione  molto discutibile, ma ne prendiamo atto e andiamo avanti a testa alta.”
Giorgio Perinetti, DS del Siena: “Abbiamo ottenuto un pareggio importante venendo fuori nei minuti finali dove sappiamo essere più forti. Il problema è riuscire ad avere maggiore personalità nei primi venticinque minuti quando l’avversario fa un ovvio pressing iniziale finché riesce a reggere.  Oggi invece siamo stati troppo remissivi soprattutto davanti dove abbiamo perso troppi palloni e non riuscendo a rimanere alti andavamo in difficoltà a centrocampo. All’inizio della partita partiamo sempre con l’idea di cominciare forte e di imporre il nostro gioco e poi invece siamo timidi, soprattutto in trasferta e questo non va bene.  Poi alla distanza rendiamo sempre meglio perché abbiamo nelle gambe la potenzialità per fare bene. Più che il cuore a questa squadra manca la personalità:  non è che i ragazzi non si impegnino, è che hanno dei limiti caratteriali che devono correggere. Tutto quello che è stato fatto fino ad oggi testimonia che abbiamo la capacità di imporre il nostro gioco e dobbiamo farlo sempre. L’espulsione di Larrondo? Un’ingenuità che non andava commessa. Larrondo deve imparare che ingenuità del genere creano un danno per tutta la squadra e che solo evitandole diventerà un giocatore importante. Lui ha le potenzialità per esserlo ma deve imparare a comportarsi o resterà sempre una promessa e questo sarebbe dannoso per lui e per la società della quale è un patrimonio. La classifica? Noi, come anche l’Atalanta, stiamo facendo il campionato che dovevamo fare e per il quale la squadra era costruita. Se poi ci sono squadre che sono andate ben oltre quello che era umanamente prevedibile, non ci possiamo fare niente. Se mi avessero detto che al 5 dicembre avremmo avuto 33 punti avrei firmato senz’altro.”
Antonio Conte, allenatore del Siena: “Abbiamo iniziato senz’altro con poca cattiveria agonistica ma credo si possa dire che giocare oggi contro il Torino, con questo ambiente, non sarebbe stato facile per nessuno. Noi siamo stati bravi a rimanere in partita fino alla fine e poi ad ottenere questo goal su punizione e da ultimo c’è stata anche l’occasione di Kamata su una ripartenza che poteva essere sfruttata meglio e che poteva addirittura portarci in vantaggio. Un punto ce lo teniamo stretto perché ottenuto contro una diretta concorrente per la promozione in serie A su un campo molto difficile perché il popolo granata è molto caldo e si fa sentire. Lerda si è lamentato per l’arbitraggio? Mi sembra assurdo che poniate una domanda sull’arbitraggio proprio a me che se vado a ritroso posso contare un’infinità di errori contro di noi. A me sembra che l’arbitro abbia diretto in maniera imparziale. Anche io potrei recriminare per l’espulsione di Larrondo. Il fallo su Brienza era sacrosanto. Se io guardo come abbiamo preso il goal contro il Novara c’è da spaccare il televisore quindi meglio stare zitti. Non venite a parlare a me di arbitraggi.”
  

Marco Fabbrini

 

 

 

 

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