SAN GIMIGNANO: RIPARTITA LA CAMPAGNA DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO
News inserita il 18-07-2015
Il terreno è stato acquistato dal Comune a fine dicembre 2014, dopo una serie di vicissitudini burocratiche.
Sono
ripartite dopo due anni d’interruzione le attività per il recupero
e la valorizzazione del sito archeologico in località Aiano
conosciuto anche come “Torraccia di Chiusi”, nel territorio diSan Gimignano. Ad annunciarlo è l’amministrazione comunale. «Siamo
lieti di poter dire che le ricerche presso la villa tardoantica di
Aiano sono ripartite – dichiara l’assessore alla cultura del
Comune di San Gimignano Carolina Taddei - In questi giorni infatti
l’Università di Lovanio, sotto la guida di Marco Cavalieri, sta
rimettendo in ordine l'area di scavo, completando alcuni rilievi ed
eseguendo una campagna geodiagnostica, oltre a eseguire qualche
lavoro mirato sui materiali ceramici». A rendere possibile l’avvio
della campagna di scavo 2015 sono state la stretta collaborazione e
la sinergia fra tutti gli attori coinvolti: Comune di San Gimignano,
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e Université
catholique de Louvain. «Il terreno dove si trova l’area è stato
acquistato dal Comune di San Gimignano a fine dicembre 2014, dopo una
serie di vicissitudini burocratiche – aggiunge l’assessore Taddei
-, e non era facile riuscire già in questa estate a riportare gli
archeologi a studiare l’area. Riprendiamo da dove avevamo lasciato,
consapevoli che quella che ci attende è ancora una strada in salita
anche perché gli obiettivi che ci prefiggiamo a fortiori non
contemplano solo l'avanzamento della ricerca archeologica, ma anche
la conservazione e la valorizzazione del sito, che per monumentalità
archeologica certamente ha pochi, o meglio, non ha rivali, nella Val
d'Elsa romana» conclude l’assessore Taddei. Il
sito archeologico
Il sito di Torraccia di Chiusi è costituito di uno stretto pianoro,
ubicato nella piccola valle formata dal torrente Foci, affluente
dell’Elsa, nel cuore della Toscana, tra le città di Siena,
Volterrra e San Gimignano. Si tratta di un sito per il quale ilMinistero per i Beni e le Attività Culturali italiano ha concesso
all’UCL (Université Catholique de Louvain - Belgio)
un'autorizzazione di scavo e che è diretto da Marco Cavalieri,
professore di archeologia romana all’UCL. Dall’estate 2005 e fino
al 2012, una squadra di ricercatori, dottorandi e studenti ha
iniziato una serie di indagini sul sito, scoprendo le vestigia di
almeno tre vani di un'antica villa romana, databile tra il IV e il VI
secolo d. C. La villa acquistò importanza in età tardo antica (V
secolo d.C.). Dalle ricerche effettuate l’area si sta rivelando di
massima importanza permettendo di acquisire dati significativi sulla
storia della Valdelsa di quegli anni rivelando dati sorprendenti e
innovativi.
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