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"SIENA, STORIA DI DONNE DI IERI E DI OGGI" NEL CONSIGLIO PROVINCIALE

News inserita il 30-11-2010

 

Il convegno, organizzato in occasione della Festa della Toscana, che quest’anno ricorda i 150 anni dell’Unità d’Italia, è iniziato con il saluto di Riccardo Burresi, presidente del consiglio provinciale e proseguito con la relazione storica “Il lungo Risorgimento delle donne”.

Sulle note dell’Inno di Mameli e di fronte a numerosi studenti in rappresentanza delle scuole superiori senesi, il consiglio provinciale ha aperto la sessione mattutina di oggi con il convegno “Siena, storia di donne di ieri e di oggi”, organizzato in occasione della Festa della Toscana, che quest’anno ricorda i 150 anni dell’Unità d’Italia. Dopo il saluto di Riccardo Burresi, presidente del consiglio provinciale e di Simonetta Pellegrini, assessore provinciale alle pari opportunità, il convegno è entrato nel vivo con la relazione storica “Il lungo Risorgimento delle donne”, curata dal docente universitario Fabio Bertini, prima di lasciare la parola ad alcune donne senesi che si sono distinte in campi diversi: la professoressa Sara Ferri, presidente dell’Accademia dei Fisiocritici; la dottoressa Doris Hadjistilianou che per prima in Italia ha messo a punto una nuova cura per il retinoblastoma, il tumore dell’occhio più diffuso nei bambini; Stefania Carli, capo area geotermia dell’Icet e suor Ginetta, impegnata nel mondo della solidarietà. “Il nostro obiettivo –ha detto Riccardo Burresi– deve essere un risorgimento tecnologico, per conciliare i tempi di lavoro, creare una relazione semplice e veloce con la pubblica amministrazione, comunicare e sensibilizzare i giovani sul tema delle pari opportunità. Investire nelle nuove tecnologie significa poter garantire pari opportunità a tutti, al di là delle condizioni di partenza sociali, economiche e di genere. Il telelavoro da casa, ad esempio, può aiutare le donne e, assieme agli asili nido e alla cura degli anziani, può essere un elemento di conciliazione. Oltre i due terzi del carico familiare –ha aggiunto Burresi– è sulle spalle delle donne. Creare una relazione più semplice e veloce con la pubblica amministrazione usando l'innovazione tecnologica può creare un risparmio di tempo da dedicare a se stessi e alla famiglia. Dobbiamo sensibilizzare e formare i più giovani utilizzando il loro linguaggio e i loro strumenti. Per fare tutto ciò servono risorse e, dato che la Fondazione Mps rappresenta un elemento importante per la coesione sociale del nostro territorio, spero che sia disponibile a prendere parte a una riflessione su questi temi, perché quando esistono condizioni e opportunità paritarie le donne possono contribuire, anche nel nostro territorio, a scrivere la storia, come hanno fatto in passato e il futuro”.
“Nella giornata della Festa della Toscana –ha affermato Simonetta Pellegrini– la Provincia ha accolto in consiglio donne senesi normali, ma al tempo stesso straordinarie, che si sono distinte in settori diversi e importanti per la nostra società. Da questa iniziativa parte un’ulteriore riflessione sulla situazione attuale delle donne, in crescita, purtroppo, nelle liste di disoccupazione e fra i lavoratori precari. Il nostro dovere è quello di promuovere occasioni di confronto, ma anche azioni concrete, soprattutto in un contesto socio-economico difficile come quello attuale. La Provincia ci sta provando, anche grazie al contributo della Fondazione Mps e della Regione Toscana, che ha creduto e investito nelle donne con la legge 16 del 2009 sulla cittadinanza di genere. Questa riconosce il valore della donna nel contesto economico, sociale e culturale e mette in campo strumenti concreti per favorire la conciliazione e l’affermazione delle pari opportunità”.
La sessione monotematica si è chiusa con l’intervento di Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena. “Il percorso di emancipazione delle donne viene da lontano e deve continuare, basandosi sui valori ancora attuali della Costituzione, quali uguaglianza, libertà e solidarietà, valori che devono unirci anche sul piano territoriale e politico, andando oltre le appartenenze politiche. La Provincia di Siena registra il tasso più alto di occupazione femminile e questo è un importante indicatore di civiltà. In questi mesi abbiamo promosso numerosi interventi nel sociale, sul fronte delle politiche del lavoro e di welfare, mettendo a punto strumenti e valori per contrastare la violenza sulle donne e continueremo su questa strada, sulla quale auspichiamo una dialettica costruttiva fra maggioranza e opposizione”.

 

 

 

 

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