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SI ALZA IL SIPARIO DEL TEATRO ALFIERI DI CASTELNUOVO BERARDENGA

News inserita il 17-11-2010

 

 

Per la stagione 2010/2011 Ovadia, Shapiro, Arena e Herlitzka tra i protagonisti. Inaugurazione venerdì 26 novembre con “Il mercante di Venezia”.

 

 

Ai nastri di partenza una nuova stagione per il Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga per la stagione 2010/2011 con una programmazione che non mancherà di soddisfare i palati più esigenti. Il cartellone messo a punto dalla Fondazione Toscana Spettacolo, il circuito regionale del teatro e della danza, nell’alleanza collaborativa con il Comune di Castelnuovo Berardenga e con l’associazione Lo Stanzone delle Apparizioni, alterna proposte di classici riletti in chiave contemporanea con spettacoli di teatro contemporaneo, in un continuo alternarsi di dialogo fra passato e presente, leit motiv delle proposte sul territorio.
Il cartellone presenta un carnet di appuntamenti all’insegna del teatro d’autore: Moni Ovadia, Ugo Chiti, Stefano Massini, Ruggero Cappuccio; cinque proposte che si richiamano alla grande letteratura – Machiavelli, Omero, Cervantes – rivisitata in chiave contemporanea da alcune delle più importanti compagnie italiane – Arca Azzurra Teatro, Teatro delle Donne, Archivio Zeta – e interpretate da attori tra i più rappresentativi del nostro teatro: Moni Ovadia, Shel Shapiro, Roberto Herlitzka, Lello Arena, Massimo Salviati, Dimitri Frosali, Lucia Socci…
IL CARTELLONE
L’inaugurazione, venerdì 26 novembre, è affidata alla “strana” coppia Moni Ovadia e Shel Shapiro, entrambi di origine ebraica, impegnati nello spettacolo SHYLOCK. IL MERCANTE DI VENEZIA IN PROVA, a dare corpo e voce al personaggio icona dell'ebraismo più cupo e conservatore, Shylock, protagonista di una delle opere più intense di Shakespeare, appunto Il mercante di Venezia.
Segue, sabato 18 dicembre, la rilettura in chiave contemporanea della MANDRAGOLA di Machiavelli fatta dalla compagnia Arca Azzurra Teatro che ritorna all’Alfieri, sempre diretta da Ugo Chiti che è anche adattatore del testo. Lo spettacolo mette in scena il racconto della beffa che porta Callimaco nel letto della bella Lucrezia, approfittando della dabbenaggine dell’anziano marito di lei messer Nicia, con l’aiuto del mezzano Ligurio e del cinismo di fra’ Timoteo. Protagonisti tutti i membri della toscanissima compagnia: Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci; a loro Chiti imprime il marchio di cinico umorismo, secondo la stessa lezione di Machiavelli.
Quindi è la volta, sabato 22 gennaio è di scena l’omaggio di Stefano Massini (pluripremiato drammaturgo e regista tra i più interessanti del panorama teatrale italiano) e del Teatro delle Donne ai 150 anni dell’Unità d’Italia, L’ITALIA S’È DESTA (Catalogo No-strano), un viaggio grottesco, tragicamente reale tra le assurdità, le contraddizioni, i vizi e le virtù di un paese che si accinge ad auto-celebrarsi.
Per il progetto “giovani compagnie toscane” (lo scorso anno protagonisti sono stati Gli Omini con uno spettacolo molto apprezzato), sabato 5 febbraio, è la volta di Archivio Zeta, un gruppo toscano molto conosciuto e stimato anche a livello nazionale, con la fortunata rilettura dell’ILIADE che si inserisce nel filone del teatro di sperimentazione e contaminazione: lo spettacolo si concentra sull’ultima parte dell’Iliade dal Libro XVIII al XXIV, quella che comunemente viene intesa come Achilleide, dal momento in cui Achille, dopo l’uccisione del compagno Patroclo, decide di tornare a combattere.
Chiusura con il botto, venerdì 18 febbraio, ancora con una inedita ma straordinaria coppia di attori, Roberto Herlitzka e Lello Arena nei panni di Don Chisciotte e Sancho Panza nella versione in chiave contemporanea che Ruggero Cappuccio dà del capolavoro di Miguel De Cervantes, DON CHISCIOTTE. Il protagonista è un moderno professore universitario che vive in una profonda solitudine che gli fa perdere contatto con il mondo reale, attivando una crescente energia visionaria che lo porterà a dialogare con i fantasmi della classicità. Il riadattamento si concentra nel conflitto tra modernità efferata e umanità poetica e la messinscena, grazie alle interpretazioni dei due protagonisti, riconsegna la vicenda di Don Chisciotte alla contemporaneità.
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2010/11
Sono disponibili gli abbonamenti per i primi cinque spettacoli della stagione (in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo): il costo è di 40 euro. Per i giovani fino ai 26 anni, per gli adulti sopra i 65 anni e per i soci Arci, invece, il costo è di 32 euro.
Il costo del biglietti intero è di 10 euro, mentre del ridotto, per i minori sotto i 16 anni e gli anziani sopra i 65 anni, è di 8 euro.
Per la sottoscrizione degli abbonamenti e la prenotazione dei biglietti è possibile rivolgersi all'URP del Comune di Castelnuovo Berardenga, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30. Tel: 0577 351303.

 

 

 

 

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