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RIFORME AMMINISTRATIVE E LOTTA ALL'EVASIONE: I TEMI DI UNA PROSPETTIVA FEDERALISTA

News inserita il 20-11-2010

 

L'importanza dei professionisti nelle amministrazioni, far fronte all’emergenza di una riforma amministrativa e lottare contro l’evasione fiscale. Questi i temi emersi nel convegno organizzato dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Siena

Dare un ruolo più centrale ai professionisti all’interno delle amministrazioni, far fronte all’emergenza di una riforma amministrativa e lottare contro l’evasione fiscale. Sono questi i temi emersi durante il convegno organizzato dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Siena, presso l’auditorium della Banca Mps, dal titolo “Contribuenti, enti territoriali e professionisti nella prospettiva del federalismo fiscale”. All'iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, amministratori locali e regionali; esperti del settore, a partire da Claudio Siciliotti.
"Oggi – ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - è difficile dire se il federalismo fiscale abbia portato il Paese a fare passi avanti. L’aspetto più interessante che registriamo è quello legato alla lotta all’evasione fiscale. La Regione Toscana sta lavorando per creare una cabina di regia tra le istituzioni che, incrociando i dati delle diverse realtà, ci permetta di colpire chi evade. In questo contesto, il ruolo dei professionisti è fondamentale per aiutare la pubblica amministrazione nell'individuazione degli evasori. Dobbiamo lavorare tutti ad una riforma della pubblica amministrazione che guardi alle competenze e all’imparzialità”.
“La sfida del federalismo – ha detto il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Claudio Siciliotti -  non è legata al concetto di denaro ma all’idea che noi abbiamo del nostro Paese. C’è bisogno di un maggiore spirito di sacrificio da parte di tutti. Il debito delle famiglie italiane è raddoppiato e il federalismo fiscale non può funzionare se non introduce una riduzione della spesa. In tal senso bisogna realizzare comportamenti concreti e coraggiosi con la consapevolezza che il trasferimento delle funzioni deve voler dire trasferimento delle risorse. Bisogna mantenere e raggiungere obiettivi sani e concreti. Per farlo c'è bisogno di introdurre norme specifiche sull'ineleggibilità di amministratori che abbiano introdotto deficit di bilancio e di introdurre criteri basati su meritocrazia e indipendenza per le professionalità da inserire all'interno della amministrazioni. Non è possibile – conclude il presidente - che il ruolo di controllo sia gestito dagli stessi consiglieri amministrativi. È sbagliato che in alcune categorie di Comuni operi soltanto un revisione perché la mancanza di collegialità e indipendenza pregiudica la qualità dei controlli. Per questo auspichiamo al più presto il ripristino della collegialità con tre professionisti”.
“Il federalismo fiscale va attuato - ha dichiarato Franco Ceccuzzi, membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati – con l'obiettivo di ridurre la spesa pubblica e alleggerire la pressione fiscale. E' un processo molto delicato che punta ad armonizzare qualità e costi dei servizi. Per il sociale in Toscana si investono 137 euro a cittadini mentre in Calabria 26 euro. Armonizzare queste differenze garantendo qualità dei servizi ed efficientamento della spesa rappresentano il traguardo del federalismo fiscale. Bisogna fare presto e bene. La nostra critica al governo va alla mancata introduzione del livello minimo delle prestazioni che rappresenta una garanzia per erogare servizi minimi in tutto il paese. Per misurare l'efficienza delle Pubbliche amministrazioni bisogna puntare sulla trasparenza e sulla leggibilità dei bilanci e in questo i professionisti possono e devono svolgere un ruolo che non li releghi più alla sola trasmissione dei dati”.
“C’è bisogno di un nuovo sistema amministrativo locale – ha detto il segretario direttore generale del Comune di Roma, Liborio Iudicello – generato da un intervento legislativo completo al fine di individuare nuove risorse e fondato su cospicui investimenti formativi per la costituzione di una cultura professionale nuova al servizio degli Enti. Tutto ciò consapevoli che senza  le giuste competenze, professionalità e risorse, la vittima resta il cittadino”.

 

 

 

 

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