Il Festival di Radicondoli, giunto alla XXIX edizione, in scena dal 24 luglio al 2 agosto, offre una rara opportunità di armonia tra una terra ricca di ispirazioni naturali e spettacoli di teatro, concerti, trekking poetici e molte altre iniziative. Un appuntamento di cultura e natura, per riscoprire un territorio unico, inserito all’interno dell’area dei comuni interessati dal fenomeno della geotermia, che ha avviato da tempi non sospetti uno sviluppo in amicizia con la Terra e le sue forze. E così si vorrebbe fosse la cultura del futuro, che trova qui nel Festival una sua officina.
L’edizione 2015, intitolata dal direttore artistico Massimo Luconi "A strappare una stella dal cielo", vede come corda speciale che attrae a sé le voci e i luoghi, armonizzandoli, quella della poesia: intesa come dialogo tra l’anima e il paesaggio che ne diviene il riflesso, ma anche viceversa. Così, molti sono gli spettacoli creati direttamente dai luoghi, quasi ne fossero la voce: i mantra di Emy Berti e i mantras musicali di Mirio Cosottini, il trekking poetico di Laura Marinoni, la musica di Nada e Fausto Mesolella, il cantico di Dino Campana di Federica Fracassi e Fernando Maraghini, la saggezza delle Lettere di Rainer Maria Rilke che risuoneranno con la voce di un vero Maestro, come Franco Branciaroli. Ma anche gli echi di altri mondi l’opera poetica di David Diop e Leopold Sedar Senghor e gli echi antichi dei poemetti di Ritsos di Graziano Piazza e Viola Graziosi e di Elisabetta Pozzi. Tra gli altri attesi ospiti: Arianna Scommegna, Valentina Picello, Roberto Rustioni, Mascia Musy, Fatou Cissè, Renato Carpentieri. E si rinnova, inoltre, l’appuntamento per la critica, con il Premio Nico Garrone, che sottolinea ogni anno i giovani critici e i progetti multidisciplinari più interessanti.
Per ordine, il festival sarà inaugurato, il 24 luglio, dal concerto della cantante Nada e del musicista degli Avion Travel Fausto Mesolella nella piazza della Collegiata, nel cuore del centro storico di Radicondoli, per entrare poi subito nel vivo il 25 con il trekking poetico condotto nei boschi intorno al paese da una grande attrice come Laura Marinoni, che cucirà un percorso inedito di liriche che suggeriscono storie e ci restituiscono al paesaggio.
La sera, Renato Carpentieri renderà omaggio a Kant con Il cielo stellato e il 26 luglio proporrà una serie di racconti.
Il 26 luglio sarà la volta di un progetto speciale del Festival: Le terribili onde della libertà, un concerto-recital dall’opera poetica di due dei massimi autori senegalesi, David Diop e Leopold Senghor, diretto da Massimo Luconi con Ibrahima Diouf, Monica Demuru, Fernando Maraghini e le musiche create da Mirio Cosottini, Mady Dialy Sissoko e Papi Thiam.
Il 27 luglio si ritorna dentro lo scenario naturale con Emy Berti, cantante e ricercatrice spirituale, che terrà nel bosco un seminario di suoni e meditazioni, seguito la sera da un concerto-kirtan, ovvero un incontro di brani composti da lei, mantra e preghiere mistiche che creeranno un cerchio magico tra uomini e creato. Lo stesso giorno va in scena anche Calde rose, di Elisabetta Salvatori in omaggio all’attore toscano scomparso, suo compagno, Carlo Monni; seguito da Era la nostra casa, nuova produzione del gruppo Teatri d’imbarco, con Beatrice Visibelli, Marco Natalucci, Valentina Cappelletti, diretti da Nicola Zavagli.
Il 28 luglio un’altra grande ospite sarà Mascia Musy, che interpreta il testo di echi biblici di Luciano Violante Io e Lilith. In questa edizione del festival saranno ancora coinvolti i suggestivi dintorni del paese, e tra questi il borgo di Belforte che ospiterà il concerto jazz Moon rays quartet, per la voce di Maria Laura Bigliazzi, le musiche di Matteo Addabbo, Franco Fabbrini, Francesco Petreni. Al teatro dei Risorti sarà poi in scena il doppio appuntamento con Vincenza Pastore e Francesco Argirò, due giovani attori di talento che proporranno due brevi monologhi riuniti in una sola sera.
Il 29 luglio è atteso l’appuntamento con un’altra ideazione del Festival, che rende omaggio al poeta di Marradi Dino Campana, l’ultimo dei poeti: il progetto è curato da Massimo Luconi e interpretato da Federica Fracassi e Fernando Maraghini, nella piccola chiesetta del castello di Falsini, un luogo magico in mezzo ai boschi di Radicondoli. Nello stesso giorno a Belforte sarà in scena Teatro sotterraneo con War now!, un apocalittico scenario sulla Terza guerra mondiale, e chiude il programma un atteso spettacolo di danza, Ce qui resterà…, coreografia e interpretazione della grande danzatrice africana Fatou Cissé (replica 30 luglio).
Il 30 luglio arriva un mostro sacro della scena, Franco Branciaroli, prodigo di saggezza nell’interpretare, con il reading La vita ha ragione, in tutti i casi, le Lettere a un giovane poeta di Rainer Maria Rilke, capolavoro iniziatico che resta sempre attuale, le musiche sono create dal violino di Piercarlo Sacco. Il 31 luglio si terrà il tradizionale appuntamento con il Premio Garrone, che incorona ogni anno un giovane critico e un Maestro del teatro nazionale, seguirà una lunga giornata di spettacoli: Miss Sarajevo, sugli eccidi della guerra balcanica, di Alice Bachi, Alice cara grazia di e con Valentina Picello, una delle più premiate tra le nuove attrici nazionali; Aiace dai poemetti tra mito e poesia di Ghiannis Ritsos, interpretato e ideato in prima nazionale da Graziano Piazza e Viola Graziosi. Un altro poemetto di Ritsos interpretato dalla grande Elisabetta Pozzi aprirà la giornata del 1 agosto: Elena, immagine della bellezza esemplare che scatenò la guerra di Troia, rivista in età matura, piena di memorie e di ferite. A seguire, l’ultimo progetto speciale del Festival:
A piacimento del vento di Dio nella collera dell’amore, recital dalla sorprendente opera poetica dell’Abbé Pierre, per la voce di Monica Demuru e le musiche di Mirio Cosottini. Chiude la giornata un pezzo di successo, profondo e ilare, dell’apprezzata, già ospite di Radicondoli, Arianna Scommegna: La Molli, divertimento alle spalle di Joyce, diretta da Gabrielle Vacis.
A chiudere l’edizione del Festival, il 2 agosto il concerto per piano, voce e elettronica, suggestivo e ipnotico, in mezzo alla natura della fattoria Tegoni, di Mirio Cosottini: Mantras.
Arricchiscono il festival incontri, racconta fiabe, proiezioni, momenti enogastronomici che chiudono il cerchio di una terra officina di bellezza.
INFO: Biglietti 10 euro, ridotti 7, abbonamento a tutti gli spettacoli 65 euro, ridotti under 25 e over 65 50 euro. abbonamento a 4 spettacoli a scelta 22 euro. Seminario più concerto di Emy Berti 20 euro. Concerto più cena per Mantras 20 euro.
Prenotazioni e informazioni:
Ufficio Turistico di Radicondoli – 0577790800 turismo@radicondolinet.it, www.radicondoliarte.org.
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