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PALIO, INFORTUNIO A PERICLEA. GLI ANIMALISTI INSORGONO E IL SINDACO ATTACCA

News inserita il 01-07-2015

Valentini ad Antennaradioesse: "non mi spaventa che pochi bischeri o ciechi usino la nostra festa per avere un momento di notorietà; chi tutela gli animali dovrebbe avvicinarsi alla nostra cultura considerandoci alleati e non nemici".

Dopo l'infortunio del cavallo Periclea nella prima batteria della tratta di Lunedì gli animalisti tornano ad attaccare il Palio di Siena. Alle denunce e alle grida di protesta l'amministrazione comunale senese contrattacca e lo fa senza mezzi termini.
Il Sindaco Bruno Valentini come dichiarato ad antennaradioesse defende la festa senese: "non mi spaventa che pochi bischeri o ciechi usino la nostra festa per avere un momento di notorietà, scambiando la loro legittima battaglia per tutelare i diritti degli animali in una lotta contro il Palio; tutti coloro che fanno della tutela degli animali un loro obiettivo dovrebbero avvicinarsi alla nostra cultura considerandoci alleati e non nemici. Lavoreremo con tutti i mezzi a nostra disposizione perchè si raggiunga questo obiettivo senza però prostrarci a fare il loro gioco."
Il primo cittadino non si lascia intimidire dalle tante polemiche dilagate negli scorsi giorni e neppure dall'indizione per il Palio dell'assunta, il 16 agosto, della manifestazione a Siena annunciata dal segretario del Partito Animalista Europeo Enrico Rizzi, il quale con un post su Facebook il 29 giugno afferma: "Il 16 agosto tutti a Siena. Invaderemo la città da ogni parte di Italia. Partito Animalista Europeo e Fronte Animalista si riuniranno domattina a Roma per organizzare le partenze dei pullman dalle città italiane. Il Questore di Siena si metta il cuore in pace. Due anni fa ci ha vietato di manifestare. Quest'anno ci saremo perché la vita degli animali non può più essere sacrificata nel nome di un evento che gronda sangue innocente."
E dallo stesso ufficio legale del PAE diretto dall'Avvocato Alessio Cugini del foro di Roma, giunge un atto di significazione e diffida al Prefetto di Siena ed al Ministro dell'Interno On. Angelino Alfano, affinchè intervengano subito per ordinare la sospensione di tutte le successive corse.

All'appello del Partito Animalista Europeo si uniscono anche i 12mila firmatari che su Firmiamo.it hanno chiesto la chiusura immediata e definitiva del Palio di Siena. Oltre alla raccolta firme promossa dai cittadini e visibile al link http://goo.gl/dJtNAs, si sono aggiunte ulteriori richieste da parte delle associazioni animaliste, tra le quali anche la necessità di avere delucidazioni sul decesso di Periclea. "Questa soppressione - affermano in una nota stampa gli animalisti- è ben lontana dall'essere un caso imprevedibile visto che i numeri del Palio di Siena parlano di una media di un decesso ogni due anni e di un totale di 50 morti accertate dal 1970 ad oggi."

Messe sotto accusa su firmiamo.it anche le modalità di svolgimento della gara: "con gli animali sotto forte stress e ipereccitati da urla e schiamazzi sotto il caldo sole dell’estate, e una struttura di pista altamente pericolosa in particolare presso la curva di San Martino che, con la sua pendenza accentuata e un’angolazione di 95 gradi, si è guadagnata il record del tratto con più incidenti." Questo quanto espresso sul sito di petizioni istantanee nel quale compare la raccolta firme titolata "Palio di Siena: strumento di morte per i cavalli." La quale afferma: “Dobbiamo dire basta a queste inutili mattanze per uno stupido divertimento medievale: firmiamo affinché tutti i sostenitori del Palio si rendano conto che i cavalli non sono oggetti da maltrattare per vincere un inutile premio a fine corsa, ma esseri viventi che devono essere rispettatati e tutelati in quanto tali. Firma per chiedere di fermare il Palio di Siena”.

Sulle critiche lanciate in merito alla tutela dei cavalli da Palio il Sindaco Bruno Valentini ha nuovamente alzato la sua voce: "Siamo tranquilli e consapevoli che i meccanismi di controllo e tutela dei cavalli del Palio sono ottimali; quanto facciamo prima, durante e dopo ogni corsa è il massimo che può essere fatto per garantire la sicurezza. L'incidente a Periclea è stato uno sfortunato avvenimento - prosegue Valentini - la sua caduta è stata totalmente fortuita, perciò non può essere imputabile nè alla logica del Palio né ad una non accurata procedura di selezione dei cavalli. Abbiamo animali nati ed addestrati per correre in Piazza del Campo nella bellezza di questo contesto e questa storia. I cavalli non sono mercenari per il popolo senese, ma sono una parte della nostra storia e della nostra entità. Noi eleggiamo il cavallo a simbolo della nostra Festa e per questo proviamo a tutelarli in ogni modo."

Il primo cittadino continua rivolgendo un appello diretto a coloro che criticano il Palio invitandoli a scoprire la Festa senese: "siamo consapevoli che nei giorni del Palio gli occhi sono puntati sulla città e siamo ancor più sotto i riflettori in questo luglio. E' questo il momento di conferemare il grende senso di attaccamento ale nostre tradizioni. Questa non è una festa di plastica, è una festa vera fatta di emozioni e colori forti, ed ogni aspetto esterno o interno deve essere gestito con grande attenzione. Per molti non senesi il Palio è qualcosa al di fuori del modo di vedere la contemporaneità, ma è nostro compito, unitamente al mondo delle contrade, aprirsi per trasmettere a chi non vive quotidianamente la nostra realtà la passione che trapela nella nostra Festa."

Le voci degli animalisti continuano però a sollevarsi, è di ieri sera il grido di Paola Re, animalista di Tortona che con una lettera agli organi di stampa senesi si rivolge all'amministrazione comunale:
"La scorsa Estate sono morti due cavalli alla Giostra dell’Orso di Pistoia e il Sindaco ha dichiarato: <<La manifestazione, così com'è, non continuerà. Le numerose nuove normative introdotte non sono state sufficienti a garantire la sicurezza di cavalli e fantini. Occorre una riflessione seria e approfondita dell'intero consiglio comunale e di tutta la città… La decisione nasce da motivi compassionevoli>>.
Invito il Sindaco di Siena a seguire questo esempio, a riflettere sull’abolizione della corsa dei cavalli almeno fino alla fine del mandato della sua amministrazione, e farsi pioniere di una battaglia per l’abolizione delle corse di cavalli trasformando le celebrazioni storiche in feste serene e gioiose senza sfruttamento animale.
Rispetto il lavoro, quindi l’interesse economico, che c’è dietro questa manifestazione: in tempi di allarmante disoccupazione, non mi scaglio certamente contro il diritto al lavoro delle persone ma a favore del diritto degli animali a non lavorare e vorrei che ogni lavoro al mondo non calpestasse questo diritto.
Siena ha il diritto e l’onore di mantenere la tradizione del Palio ma lo faccia con giornate di studio, convegni, conferenze, proiezioni di film e documentari, mostre, laboratori didattici, giochi, sfilate in costume. Ci sono tante idee stimolanti per onorare una tradizione, anche quella dei cavalli, protagonisti secolari del Palio, ma molte cose sono cambiate nei secoli e gli organizzatori dovrebbero informarsi che nel frattempo gli animali hanno acquisito diritti un tempo loro negati e dovrebbero anche interrogarsi sul modello etico che stanno proponendo al mondo dell’infanzia: un modello diseducativo perché esalta l’oppressione del più forte a danno del più debole.
Le istituzioni che si fanno complici di questo messaggio sono un pessimo esempio per la cittadinanza."

Domani sarà Palio e dopo la prova mattutina si terrà la consueta conferenza stampa alla presenza del primo cittadino.
Una conferenza che si attende movimentata, nella quale probabilmente lo stesso Valentini sarà tenuto nuovamente a difendere a spada tratta la festa senese. "Chiedo rispetto per ciò che siamo e per la storia che ci precede, il Palio è una festa unica e proprio per questa unicità chi ci vede da fuori deve comprendere la nostra essenza, altrimenti è solo folclore."

Carolina Sardelli

 

 

 

 

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