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PAGELLE BIANCOVERDI: L'EX RESS UOMO PARTITA, PER MICHELORI LA MIGLIORE GARA A SIENA

News inserita il 19-12-2010

 

McCalebb 7,5. Vederlo correre sul parquet è gioia per gli occhi di ogni appassionato di basket. Ai 17 punti in 19’ aggiunge anche tre rimbalzi offensivi, strappando il pallone ad altezze vertiginose. Suo, tanto per cambiare, il break che ad inizio ripresa chiude la partita.
Zisis 7. Se McCalebb fa correre la Montepaschi, lui porta a spasso i playmaker avversari e li manda in confusione. Regia ordinata la sua, con qualche spruzzata di altruismo (5 assist) per mettere in ritmo i compagni e confermare l’importanza del suo ruolo nel gruppo tricolore.
Carraretto 6,5. Le rotazioni allargate del post-Fenerbahce gli regalano 20’ in campo. Lui non si tira indietro e timbra il cartellino con un paio di triple, come gli capita spesso.
Rakovic 6. Serata di ordinaria amministrazione, con alcune pregevoli iniziative in attacco che confermano quanto la mano del centro serbo sia ben educata. Importante la crescita difensiva negli aiuti, fino a qualche tempo non un suo marchio di fabbrica.
Lavrinovic 6,5. Niente di trascendentale (contro Pesaro non servivano certo i suoi straordinari) ma basta e avanza per andare ancora una volta in doppia cifra, come gli capita (in campionato) da sette partite in fila. E adesso, sotto col Barça.
Kaukenas 6. Partita di “scarico” dopo il grande impatto, anche sul piano atletico, della notte di coppa col Fenerbahce. Prendere appena tre tiri è un po’ un controsenso per il suo modo di intendere il basket ma, viste le percentuali dei compagni, è una vittoria del sistema-Montepaschi.
Ress 8. E’ l’ex ma non ha il dente avvelenato, semplicemente contro i suoi vecchi compagni prosegue nel suo strepitoso autunno cestistico. Quindici punti, quattro rimbalzi e altrettanti falli subiti, che gli consentono di essere una sentenza (6 su 6) dalla lunetta. Uomo partita.
Michelori 6,5. Probabilmente la miglior prestazione da quando indossa la maglia della Mens Sana. Una gara di spessore, con tanto lavoro fisico negli scontri dentro l’area (bene a rimbalzo in attacco) ma pure con valide intuizioni offensive. In crescita.
Stonerook 6. Aveva bisogno di rigenerarsi dalle fatiche di Eurolega ed ha scelto la partita giusta per non gravare troppo sui suoi acciacchi fisici. Parte nei cinque e nel primo periodo imbuca un canestro dai 6,75, il resto è scritto come sempre nel “bianco” dello scout.
Aradori 6. La sensazione è che cresca di partita in partita, anche quando non fa miracoli. Tosto in difesa, pregevolissima una sua entrata a canestro facendo leva sul fisico per scansare l’avversario di turno (un atleta importante come Diaz) e guadagnarsi l’applauso del PalaEstra.
Moss 7. Sta prendendoci gusto a far canestro da fuori, segno inequivocabile che è un giocatore completo e che definirlo solamente “mastino” in difesa era riduttivo. Interessante la scelta di Pianigiani nel piazzarlo per qualche azione su Collins, minuscolo playmaker avversario: capitava anche con un certo Romain Sato…

Matteo Tasso   

 

 

 

 

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