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ODISSEA NELLA NEVE. E' STATA COLPA DEL VENERDI' 17?

News inserita il 19-12-2010

 

Benedetta Gori ci racconta (foto Alessandro Zarrilli), con originale ironia, il suo viaggio da Siena a Celle sul Rigo, nel comune di San Casciano dei Bagni. Tempo di percorrenza: 6 ore!

La tanto attesa perturbazione, alla fine, si è abbattuta su tutta la Toscana e, com’era prevedibile, non ha risparmiato nemmeno la provincia di Siena. Se dopo i primi fiocchi di neve, il traffico in città è andato immediatamente in tilt, la situazione non è stata certamente migliore nelle strade statali e nelle superstrade che collegano il capoluogo ai comuni della provincia. Mi unisco quindi al coro di voci, anche autorevoli, che da più di ventiquattro ore stanno denunciando l’imperdonabile mancanza di organizzazione nella gestione di uno stato di emergenza “annunciato”. Infatti, da diversi giorni, l’allerta neve era stata più volte comunicata, ma, alla comparsa dei primi fiocchi, è letteralmente scoppiato il caos. Non parlo per sentito dire, ma per esperienza diretta, dato che ho avuto la grande “fortuna” di trovarmi a Siena venerdì mattina, proprio nel momento clou della bufera. La cronaca della mia Odissea ha avuto inizio a mezzogiorno in Piazza della Posta ed è durata per più di sei ore… Non appena è iniziato a nevicare, mi sono precipitata al luogo dell’appuntamento, le scalette sotto Piazza della Posta, in attesa dell’arrivo dell’auto, una Jeep 4X4 con gomme da neve, con la quale confidavo di tornare agevolmente a casa. In realtà, le mie compagne di avventura sono state bloccate a Montarioso dalle prime macchine ferme in mezzo alla strada ed hanno impiegato quasi tre ore per venire a prendermi. Non c’è voluto molto a capire che non ce l’avrebbero mai fatta ad arrivare in centro, così mi sono avventurata, chiaramente a piedi, verso la zona di Via Massetana, trovando per fortuna rifugio nel bar di una stazione di servizio. Nonostante i disagi dovuti anche alla difficoltà di comunicazione con i cellulari, costantemente isolati, siamo riuscite a metterci d’accordo sul luogo dove le avrei aspettate. Nell’attesa, con l’occhio sempre puntato sulla strada, non ho visto passare alcun mezzo antineve che potesse agevolare la viabilità e permettere così alle auto ferme di posizionarsi perlomeno al lato della strada. Dopo due lunghe ore, alla fine sono riuscita a salire in auto. Arrivate a stento a Siena sud, con l’indecisione, dovuta anche alle evasive risposte del 113 sulla situazione della strada statale Cassia e della superstrada Siena–Bettolle, abbiamo optato per la superstrada, confidando nella maggiore presenza di mezzi antineve. In realtà, non appena imboccata l’entrata, il colpo d’occhio è stato poco confortante: fondo stradale completamente innevato, molte auto ferme ai bordi della carreggiata e dei mezzi spazzaneve nemmeno l’ombra… Andatura di crociera: 40 Km orari fino all’uscita di Rapolano, dove la precipitazione era stata evidentemente meno intensa e, per nostra fortuna, la strada si presentava in condizioni, si fa per dire, decisamente migliori. E proprio all’altezza di Rapolano, vediamo comparire per la prima volta all’orizzonte uno spazzaneve… beh, meglio tardi che mai! Poi, dal casello di Valdichiana a quello di Chiusi, in confronto a quanto visto fino a quel momento, è stata una passeggiata! Buona anche la situazione della strada statale 321 del Polacco, che collega Chiusi a San Casciano dei bagni, dove evidentemente l’azione dei mezzi spazzaneve e spargisale era stata efficace. Insomma, dopo varie peripezie, alle 18,30 arriviamo finalmente a casa con un pensiero: “… Non sarà mica colpa del venerdì 17?!?”.

Benedetta Gori

 

 

 

 

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