Il leader degli animalisti a Lanciano accusato del reato di diffamazione a seguito delle dichiarazioni proferite durante la trasmissione radiofonica la Zanzara del 3 luglio 2020
Ieri si è svolta presso il Tribunale di Lanciano la prima udienza istruttoria relativa al procedimento penale contro Walter Caporale, accusato di diffamazione a seguito delle dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione radiofonica "La Zanzara" il 3 luglio 2020. L'atto di querela è stato presentato congiuntamente dall'ex Sindaco di Siena, Avv. Luigi Demossi, e dall'ex Presidente del Consorzio per la tutela del Palio di Siena (CTPS), Gianni Morelli.
Le Accuse di Diffamazione
Le dichiarazioni di Caporale durante la trasmissione radiofonica sono state considerate lesive della rispettabilità e onorabilità del Palio di Siena e offensive della reputazione dei cittadini senesi. Nella prima udienza, Gianni Morelli, in qualità di persona offesa, ha esposto dettagliatamente le ragioni per cui le parole di Caporale sono state ritenute diffamatorie.
La Deposizione di Gianni Morelli
Durante la sua testimonianza, Morelli ha risposto con precisione e puntualità alle domande poste dal legale di Caporale e dal Pubblico Ministero. Ha sottolineato che Siena, anche in relazione alla manifestazione del Palio, è aperta al dialogo e al confronto, ritenendo di avere valide argomentazioni per rispondere a osservazioni e critiche. Morelli ha inoltre dichiarato che, nonostante le accuse, vi è disponibilità da parte del CTPS a giungere a una remissione della querela, a condizione che Walter Caporale presenti una lettera di scuse.
Il processo è stato rinviato al 28 febbraio 2025, quando verranno sentiti l'ex Sindaco di Siena, Avv. Luigi Demossi, e il giornalista Giuseppe Cruciani, co-conduttore della trasmissione "La Zanzara". Le testimonianze attese saranno cruciali per delineare ulteriormente il contesto e le implicazioni delle dichiarazioni contestate.
