VALDICHIANA: 6 CASI DA CODICE ROSSO GESTITI DALLA POLIZIA. ESEGUITE 2 MISURE CAUTELARI

News inserita il 12-07-2024 - Cronaca Siena

Interventi per violenza domestica e stalking

Polizia di Stato

Sei interventi della Polizia di Stato per violenza domestica e stalking in Valdichiana

VALDICHIANA SENESE – Dall'inizio dell'anno, la Polizia di Stato è intervenuta sei volte nella Valdichiana senese per casi di violenza domestica, maltrattamenti, minacce e stalking, attivando il "codice rosso". Gli ultimi due interventi, gestiti dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi – Chianciano Terme, sono stati diretti dal Vice Questore Enza De Fusco.

L'Autorità Giudiziaria ha emesso due misure cautelari a seguito delle indagini: una custodia cautelare in carcere per un uomo accusato di violenze e un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico per un altro uomo accusato di stalking.

Il primo degli ultimi due interventi è avvenuto il 7 giugno a Chiusi, dove la polizia è stata chiamata da uno dei tre figli minori di una coppia. Gli agenti hanno messo al sicuro la donna e i bambini, scoprendo che gli episodi di violenza domestica si ripetevano da anni. Qualche giorno dopo, la polizia è nuovamente intervenuta presso l'abitazione dei coniugi per un'altra violenta lite durante la quale l'uomo ha minacciato di dare fuoco alla moglie, cospargendola di liquido infiammabile. L'intervento tempestivo degli agenti ha impedito che l'uomo realizzasse il suo intento.

Il presunto aggressore, un 45enne di nazionalità tunisina, è stato arrestato e condotto alla casa circondariale di Siena. Il Pubblico Ministero ha richiesto e ottenuto dal GIP la misura della custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia.

Il secondo caso riguarda un 42enne residente in provincia di Avellino, accusato di stalking. Dopo la fine della relazione sentimentale, l'uomo ha iniziato a perseguitare la sua ex fidanzata in modo ossessivo, inviando anche immagini intime della donna ad altre persone. Le indagini, condotte con la collaborazione delle Questure di Avellino e Benevento, hanno confermato il comportamento persecutorio dell'uomo.

Al termine delle indagini, il GIP presso il Tribunale di Siena ha emesso una misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima, con l'obbligo di mantenere una distanza di 500 metri e il divieto di comunicare con la donna. È stato anche disposto l'uso del braccialetto elettronico per monitorare il rispetto delle restrizioni imposte.

I procedimenti penali si trovano ancora nella fase delle indagini preliminari e, in conformità con il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte a indagini sarà accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.

 

 

 

 

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