Il punto di fine luglio: flussi stabili, capacità di spesa in flessione. Grassi (Assoturismo): "attese presenze più qualificate nel resto di stagione"

Turismo a Siena: un'estate di stabilità e sfide economiche

L'estate 2024 nelle terre di Siena non si preannuncia come una stagione da record olimpici per il turismo. A metà della stagione, i flussi turistici risultano sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente, ma con una ricaduta economica che mostra una parziale flessione. “Per la filiera di settore non c’è stata quella ripresa nel tenore degli introiti che ci saremmo augurati,” dichiara Filippo Grassi, Presidente provinciale Assoturismo Confesercenti Siena. "La spesa media del visitatore di luglio è tendenzialmente inferiore a quella dell’estate 2023, che già aveva segnato una flessione rispetto ai livelli dei due anni precedenti, ma anche a quella del mese di maggio."

Nonostante la stabilità nelle presenze, il sud della provincia sembra mostrare una leggera crescita rispetto al nord e al capoluogo. “Probabilmente, il cambiamento climatico e il caldo torrido stanno incidendo di più nei centri d’arte,” spiega Grassi, riflettendo una tendenza osservata in molte città d'arte.

Il recente report di fine luglio, diffuso dal Centro Studi Turistici per Confesercenti Toscana, indica che il tasso di occupazione dei posti letto nelle città d’arte della regione è al 76 per cento, nove punti in meno rispetto a metà luglio del 2023. Chianti e Valdelsa mostrano una leggera flessione, con tassi rispettivamente dell'87 e 88 per cento, mentre la Valdichiana registra una crescita all’84 per cento e la Valdorcia resta stabile al 77 per cento.

Il quadro generale a metà estate non è esattamente idilliaco per il comparto turistico senese. “Come d’abitudine, ai riscontri intermedi va dato un valore relativo,” osserva Grassi. "Più di metà dell’alta stagione deve ancora mostrare i propri effetti. Dobbiamo però necessariamente sperare in presenze più qualificate, soprattutto guardando a settembre."