Ripercorriamo le carriere vinte dagli scossi dal 1900 ad oggi.

E’ Remorex l’eroe del Palio di ottobre. Il sauro allenato da Massimo Columbu, al terzo successo come preparatore dopo quelli conquistati con Re Artù ed Urban II, dopo la caduta di Tempesta la secondo Casato, è riuscito, non senza qualche iniziale titubanza, a tagliare per primo il bandierino portando al successo la Tartuca, al termine di una carriera forte, cha ha fornito, e fornirà certamente, numerosi spunti di riflessione e di dibattito, anche su fatti non direttamente afferenti ai tre giri di Piazza. La vittoria di Remorex di ieri è stata la ventiquattresima assoluta conquistata da uno scosso, la terza nel XXI secolo, la prima nel decennio corrente.

Ripercorrendo i successi degli scossi dal 1900 ad oggi, vediamo come il primo, escludendo il Palio con i cavalli sciolti a perette del 1907, fu quella di
Giacca nella Chiocciola nel
1924 che, dopo aver disarcionato Picino al secondo Casato, parò tutta strada gli attacchi di Randellone nella Torre. 5 anni dopo, ecco arrivare il successo di
Orfanella nella
Giraffa, dalla quale era precedentemente caduto Garibaldi. Dovettero poi passare 19 anni prima di rivedere uno scosso primo: il
2 luglio 1948, la “radiocomandata”
Salomé dell'Oca, beffò all’ultimo San Martino Pietrino nell’Istrice. Ancora scossi protagonisti nello straordinario del
28 maggio 1950, con la vittoria del
Montone con la menomata
Gaia dalla quale era caduto (o forse sceso) Ganascia al Casato finale. E se, nell’
agosto 1953 fu il turno di
Mitzi, che riportò il cencio nella
Selva dopo ben 34 anni di digiuno, e che regalò al Biondo il suo secondo successo cadendo da cavallo, un anno dopo, la grande
Gaudenzia, nel suo anno di grazia, fece trionfare i colori della Giraffa, nonostante le numerose nerbate rifilatele dal suo allenatore Vittorino che correva nel Nicchio. Fantino vittorioso nell’occasione fu Veleno I. Gli anni ’50 si conclusero con la vittoria di
Uberta nell’Istrice nel 1958dalla quale era caduto Biba. Se negli anni ’60 l’unico scosso ad imporsi f, u il grigio
Danubio nella Chiocciola, nel convulso Palio dell’
agosto 1964 (fantino Peppinello), gli anni ’70 videro i successi di
Panezio, nell’
agosto 1973 che, dopo la caduta di Ercolino all’ultimo San Martino, difese a morsi la posizione nei confronti del compagno di scuderia di Marco Polo che correva per la Torre, e la doppietta di
Quebel, nel
luglio 1976, quando trionfò per la
Chiocciola (fantino Valente), nel Palio corso nel fango, nel quale rimase a cavallo il solo Aceto, e
nel luglio 1977, per il Montone, dopo la rovinosa caduta di Randa al secondo San Martino. Negli anni ’80, l’eroe fu
Benito, che si impose prima, nel
luglio 1983 per il Leocorno, con un guizzo improvviso, bruciando Il Pesse nel Bruco, proprio sul bandierino (Fantino Bastiano) poi, sempre ai danni del Bruco nel mitico Palio degli scossi di
agosto 1989 per il Drago assieme al Moretto, caduto alla prima curva di San Martino. Il
1989 è stato un anno rimasto nella storia del Palio, in quanto
l’unico fino ad oggi nel quale si imposero due scossi: a luglio infatti, toccò a Vipera con il debuttante Bufera, caduto al primo Casato, sfruttare l’incertezza di Pitheos e portare il successo
in Vallerozzi dopo 17 anni di attesa. Altra carriera rocambolesca, con 8 cadute e svariati colpi di scena, fu quella dell’
agosto 1993. All’ultimo San Martino, l’indimenticabile Mistero, che correva nel
Drago, sbatté nel colonninio e cadde, ma
Vittorio continuò la sua galoppata facendo nuovamente gioire il rione di Camporegio. Anche Trecciolino, nei suoi 13 successi, può vantarne uno con lo scosso: fu nel
2 luglio 2001, il primo Palio corso con i soli mezzosangue. Bruschelli, con il giubbetto del
Leocorno, finì nei palchi al primo Casato, ma il suo
Ugo Sanchez, con uno spunto bruciante superò negli ultimi metri Attilax e Velluto della Giraffa. La contrada di
Via delle Vergini si rifece ben presto e, nel luglio 2004,
Donosou Tou, dal quale caduto Salasso, all’ultimo Casato superò un altro scosso, Vai Go del Bruco, venendo a conquistare il penultimo successo di un cavallo scosso. L’ultimo, quello di ottobre 2018, è storia recente.
Davide Donnini
Foto tratta da www.ilpalio.org