STORIA DEL PALIO: IL DRAPPELLONE E GLI ALTRI PREMI

News inserita il 19-02-2018 - Palio - Rubrica Storia del Palio

Le norme regolamentari del capitolo settimo.

Il capitolo 7 del regolamento per il Palio, composto da soli 4 articoli, tratta dei premi per le contrade ma anche per i proprietari dei cavalli vincitori sul Campo. Il lungo testo dell’art.93 indica in modo dettagliato tutti gli elementi obbligatori che debbono essere presenti nel drappellone, il drappo di seta dipinto che va in premio alla contrada che giunge per prima al bandierino. Tra di essi vi sono, "per la corsa del 2 Luglio, l'immagine di Maria Santissima che si venera nella Chiesa di Provenzano e per quella del 16 Agosto l'immagine di Maria Vergine Assunta in cielo.

Il drappellone reca poi sempre la data della corsa, lo stemma della Balzana, eventualmente insieme agli altri due del Comune, gli stemmi degli antichi Terzieri della Città e quelli del Capo dell'Amministrazione Comunale in carica e delle dieci Contrade che corrono". Tanta discussione ha suscitato tra i senesi l’esotico cencio dello scorso agosto dipinto dalla pittrice Sinta Tantra, soprattutto a causa dell’assenza nell’opera della figura del cavallo. Come si può vedere dalla norma appena citata, esso non rientra tra gli elementi obbligatori e, per quanto il cavallo sia l’attore principale della nostra festa e la sua raffigurazione nel drappellone riscaldi sempre i cuori dei contradaioli, l’artista non è tenuto a rappresentarlo. Sempre l’art.93 spiega come "in alcuni casi il Comune possa indicare il soggetto del drappellone (e non come troppo spesso ed erroneamente si sente dire la dedica; il Palio e sempre e solo dedicato alla Verigine….), quando non lo fa, l’autore è libero di proporlo. Per gli straordinari, oltre agli elementi obbligatori, il pittore deve far riferimento alla ricorrenza per cui la corsa viene effettuata".

Solitamente il Comune, per mezzo della Giunta, sceglie pittori di fiducia, italiani o internazionali. Talvolta però può essere indetto un concorso per la realizzazione del cencio, le cui modalità sono stabilite dalla Giunta stessa, la quale nomina pure la commissione giudicante composta dal Sindaco e da altri 4 membri di cui uno scelto dal Magistrato. L’ultimo concorso fu indetto nel 2015 e risultò vincitore l’artista Francesco Mori. Oltre al drappellone, la contrada vincitrice del Palio di luglio riceverà dal Comune 70 monete d’argento dell’antica repubblica senese, quella vincitrice ad agosto ne riceve invece 50. L’usanza di consegnare queste monete fu ripresa in tempi piuttosto recenti (1981), ispirandosi ad una tradizione sorta con la nascita del Palio alla tonda che prevedeva un premio in danaro di 60 tolleri d’argento accanto al tradizionale drappellone. Alla contrada viene inoltre rilasciata un’attestazione ufficiale della vittoria.

Al proprietario del cavallo vincitore, oltre ad un premio in denaro stabilito di volta in volta dall’amministrazione comunale, viene assegnato, solitamente nella cerimonia di consegna del Masgalano, tanto per i Palii ordinari che straordinari, una bandiera di seta recante lo stemma della Città e la data della corsa (art. 96), comunemente chiamata “bandierino”, in passato denominato “paliotto”, la cui introduzione ufficiale nel regolamento è datata 1901.

Davide Donnini

 

 

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