La carriera dell'Assunta e le altre iniziative organizzata dalla Società delle Feste

Nel 1869 si costituì la Società delle Feste, sodalizio nato dall’iniziativa di numerosi cittadini senesi, avente come scopo l’organizzazione di spettacoli vari nell’ambito dei festeggiamenti di mezz’agosto, al fine di attrarre in città un sempre maggior numero di forestieri. Garantita l’intangibilità del Palio quale evento principale, questa società organizzò, nel corso degli anni, tutta una serie di iniziative, dai mercati alle fiere, dalle rappresentazioni teatrali agli spettacoli pirotecnici, fino alle tombole in Piazza del Campo, un vero e proprio must per la popolazione dell’epoca, messe da parte solo negli anni ’30 del XX secolo. Alcuni di questi spettacoli, poi, videro coinvolte in prima persona anche le contrade, con l’introduzione, seppur per un limitato periodo di tempo, delle carriere con tutte e diciassette le consorelle partecipanti, con i Palii alla romana e con le corse con gli scossi “alle perette”.

Nel primo anno di vita della Società delle Feste, il 1869 appunto, furono fatte le cose in grande ed il cartellone per le festività dell’Assunta risultò ricco e vario. Tra le iniziative in calendario si ricordano una fiera di beneficenza al Ponte di Romana, un convegno di corse al trotto, sia con il fantino (specialità esistente tutt’oggi, soprattutto in Francia dal nome di trotto montato), che con il calesse, da svolgersi in Piazza d’Armi con ricchi premi per i vincitori, alcuni dei quali offerti addirittura dalla Casa Reale, ed infine, il 15 agosto, la rievocazione delle tradizionali corse alla lunga, nel percorso tradizionale con partenza dal Santuccio ed arrivo al Duomo, che erano state abolite nel 1861. Le buone intenzioni degli organizzatori dovettero però scontrarsi con i capricci del tempo, che costrinsero ad uno stravolgimento del programma originario: la forte pioggia, che rese impraticabile la pista, non permise l’effettuazione delle corse al trotto, con grave danno economico per la Società, che molti denari aveva speso per erigere le tribune lungo il tracciato di gara; la corsa alla lunga fu posticipata al giorno 17, onde evitare la concomitanza con il Palio alla tonda. Concomitanza che, alla fine, non poté essere impedita a causa dell’inevitabile rinvio anche della carriera in Piazza. Tutto ciò provocò un notevole “intasamento” nel programma degli eventi che non giovò affatto alla piena riuscita degli stessi, in particolar modo della carriera alla lunga, effettuata in tutta fretta per non togliere spazio all’appuntamento principale, il Palio. Alla corsa alla lunga parteciparono cavalli appartenenti a proprietari provenienti da tutta la Toscana ed anche dall’Umbria, ed a vincere fu il soggetto del perugino Daniele Pella che si aggiudicò un premio di 400 monete. Alle 17.30 in punto, preceduto dalla sfilata del corteo storico, allietato dalla presenza di due bande musicali, si corse il tanto atteso Palio. La carriera si risolse in una lotta a due tra la Giraffa con Romano e la Civetta con Citto. Fu proprio quest’ultimo che, conquistata la testa al primo San Martino, riuscì a tagliare per primo il bandierino, resistendo ad ogni attacco dell’avversario, venendo così ad ottenere il primo successo, alla sua seconda presenza sul tufo.
Davide Donnini
Foto www.ilpalio.org