STORIA DEL PALIO: 5 SETTEMBRE 1954 E 4 SETTEMBRE 1960

News inserita il 02-09-2016 - Palio - Rubrica Storia del Palio

Lo storico tris di Gaudenzia nel Leocorno e la risposta diUberta nella Civetta.

 


Comincia oggi questa rubrica che racconterà tutti i Palii straordinari che si sono disputati nel mese di settembre. In  questo articolo ci occuperemo delle carriere del 5 settembre 1954 e del 4 settembre 1960.

Nel 1954 fu deciso di effettuare un Palio straordinario per celebrare l’anno Mariano indetto da Papa Pio XII. Vi parteciparono Civetta (Pinocchio e Falchetto), Tartuca (Buriana e Ciancone), Selva (Ravi II e Il Biondo), Drago (Rosella e Veleno), Pantera (Uria e Tirone), Giraffa (Uganda e Terribile), Oca (Saturnia e Strigolo), Aquila (Botticella e Rondone), Lupa (Forletto II e Mezz’etto), Leocorno (Gaudenzia e Vittorino). Della corsa, la fotocopia del Palio di luglio che confermò lo strapotere di Gaudenzia che, partendo nuovamente di rincorsa come nella carriera di Provenzano e portando via il canape, prese fin da subito la testa disperdendo gli avversari e centrando un leggendario tris nell’annata (a luglio aveva vinto nell’Onda, ad agosto nella Giraffa scossa), c’è poco altro da dire.

Meritano però di essere citate due curiosità tratte da alcune cronache del tempo: per le batterie di selezione, alcuni cavalli corsero inspiegabilmente senza il numero pitturato sulla coscia, rendendo così difficile il loro riconoscimento per i non addetti ai lavori. Infine, per la seconda prova, la cavalla della Pantera Uria, che tanto scompiglio creò la sera precedente con le sue ripetute bizze, fu fatta uscire dall’Entrone con la testa incappucciata per evitare che si innervosisse. Non è dato però sapere se questo particolare escamotage abbia funzionato o meno….

Il 4 settembre 1960 fu invece disputato un Palio straordinarionel 7° centenario della battaglia di Montaperti. Nel bel cencio di Aldo Marzi c’è però anche un piccolo riferimento (i cinque cerchi olimpici in basso tra gli stemmi delle contrade) ai Giochi della XVII Olimpiade che furono ospitati quell’anno da Roma. Per quel Palio, il drappellone fu portato nella Chiesa di S. Cristoforo, luogo dove si radunarono in preghiera i soldati senesi prima della partenza per la grande battaglia.

Corsero la Pantera (Rosella II e Guanto), il Leocorno (Capriola e Tristezza), la Tartuca (Marisa e Solitario), la Civetta (Uberta de Mores e Ciancone), la Torre (Archetta e Vittorino), l’Onda (zitella e Mezz’etto), la Chiocciola (Bolivia e Rompighiaccio), la Giraffa (Salomè de Mores e Rondone), la Lupa (Elena de Mores e Canapetta), l’Aquila (Tanaquilla II e Giove).

Le prove furono caratterizzate dal maltempo (la seconda prova saltò a causa della pioggia) e da tanti cambi di monta. La Chiocciolascelse prima Guanto, poi Canapino, per affidarsi infine a Rompighiaccio che aveva disputato le prime prove nella Giraffa, dove arrivò Rondone che abbandonò la Tartuca lasciando il posto a Solitario. La Pantera invece disputò solo la prima prova con Biba, fu esentata per le restanti prove a causa di seri problemi fisici a Rosella II, per presentarsi al Palio con Guanto. Oltre alla giumenta della Pantera, altri cavalli non erano in grandi condizioni, tant’è che la terza prova fu addirittura corsa in 6 per la contemporanea assenza di Aquila Lupa, Civetta ed appunto Pantera. La carriera non ebbe storia: Ubertanella Civetta prese subito la testa, mentre l’altra favorita, la Torre, fu ostacolata al canape da Mezz’etto. Ciancone poté gestire tranquillamente i tre giri venendo a vincere davanti al Leocorno. Per Uberta fu la seconda delle quattro vittorie consecutive conquistate tra l’agosto ’60 ed il luglio ’61. Da ricordare come gli sfottò dei civettini nei confronti dei lecaioli, provocarono la rottura definitiva dei rapporti tra Civetta e Leocorno, già tesi dopo lo straordinario del 1954, dando vita alla rivalità ancor’oggi esistente tra le due contrade.

Davide Donnini

Foto: www.ilpalio.org

 

 

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