PALIO, IL PAGELLONE DELLA CARRIERA DELL'ASSUNTA
News inserita il 17-08-2016
Voti e giudizi per fantini e mossiere a cura di Roberto Morrocchi.
Visto che le pagelle le ho inventate proprio io quando
trattavo di Palio ne La Nazione, ecco che ve le squaderno davanti fresche
fresche. Intendiamoci non ho la presunzione di capirci più dei “soloni” che
pontificano a pranzo con il Masoni, rovinandomi la digestione e l'intero
pomeriggio del 16 – infatti pronosticavano tutti, meno il Pacchi, una vittoria
facile della Tartuca – ma prendetele come sono e semmai usatele come oggetto di
discussione su questa o quella monta.
Jonathan
Bartoletti detto Scompiglio si laurea con un indiscutibile 110 e lode. Il
dieci con lode non può misurare un fantino che imbastisce e cuce un cappotto
storico come questo. E poi nella sua corsa non ci sono ombre. Un sorpasso
micidiale giocato tutto sul suo grande coraggio e sulla classe di Preziosa
Penelope, poi l'equilibrismo e la forza dopo l'inciampone del barbero al terzo
San Martino.
Una carriera da favola. E basta.
Al Mari, che pure è stato buggerato dall'interno
nella spianata prima del secondo San Martino, io affibbio comunque un otto
tondo tondo. Non mi convincerà mai chi sostiene che doveva fare di più per
tenere al gancio la Lupa. Brio è uscito bene dai canapi e con prontezza ha
preso la testa. Quando Morosita ha perso un grammo di smalto lui ha fatto di
tutto per tenere a freno l'irruenza e la prepotenza di Preziosa e di Jonathan.
Ma poteva solo cercare una scorciatoia sul Campo per non farsi sorpassare.
Bellocchio parte in tromba. Favorito un pochino da
babbo Gigi, ma cogliendo un bel tempo di uscita dai canapi. Corre benino, ma
contro le due Ferrari che lo inseguono può fare pochino, anche se allarga al
Casato e naviga poi a centro pista. Certo un gran voto non lo merita perchè si
stende sul tufo a San Martino, sfiorando il colonnino.
Non mi sento di dargli più di uno stiracchiato 5. Può
darsi che il ragazzo abbia una buona stoffa, ma deve uscire dal “giogo” paterno
per diventare un fantino credibile. Ora è un “incompiuto”.....e forse per
responsabilità anche di Trecciolino che crede di fargli da scudo senza
accorgersi di fargli soprattutto “ombra”.
A Giuseppe Atzeni do comunque un 6 e mezzo.
Provateci voi a trovare un minimo di tranquillità fra i canapi quando sei
marcato e francobollato da un avversario che ha un solo compito, non farti
partire. Le prova di tutte e azzecca anche una buona mossa per liberarsi del
Carboni, ma il mossiere la invalida e tutto si complica di nuovo. E' bravo a
duellare con il nerbo per non farsi appiccicare ai palchi, ma il suo Palio
finisce lì, anche se Tittia spinge Oppio per tre giri, ma solo per salvare la
faccia. La vittoria è rimandata al 2017.
Giosuè Carboni detto Carburo si prende un ottoe se lo porta a casa. Nella Pantera gli avevano chiesto da subito di pensare
solo all'Aquila. Lui ha sognato in giallo per tre notti e facilitato anche dalla
sorte che lo ha chiamato vicino al Tittia ha svolto un lavoro chirurgico e, non
vi sembri un paradosso, finanche pulito. Bravo, bravissimo. Avrebbe spalmato il
Tittia ai palchi se Giuseppe non avesse usato alla grande il nerbo. Ha preso
qualche colpo, ma alla fine il suo lavoro ha prodotto i frutti attesi. Dispiace
non poter misurare anche Ondina. E' maneggevolissima......ma è anche forte?
Il Pusceddu era chiamato a dimostrare di essere
diventato negli anni un fantino su cui puntare per andare a vincere un Palio. E
invece il Bighino – che pure è un cavallerizzo di grande levatura – non ha
tenuto fede fino in fondo alle attese. Certo ha corso bene per quasi due giri,
ma quando c'era da battagliare per tenere la corda dopo la mossa si è fatto
sorpassare e chiudere dalla Giraffa, tenendo a mio parere il piede sul freno
fino a metà spianata dinanzi al palco delle comparse. Dopo ha dato fondo alle
potenzialità di Porto Alabe. Ma le possibilità di successo erano cadute, come
foglie secche. Non arriva alla sufficienza.: per me vale un 5 pieno.
L'imperatore Luigi Bruschelli detto Trecciolino era
tornato fra giustificati squilli di tromba in Tartuca e in tanti – forse troppi
– lo davano sugli scudi. Diciamo che questa volta c'ha messo lo zampino la
sorte relegandolo di rincorsa, ma poi ha interpretato una carriera grigia,
piena di sobbalzi e frenate e senza alcun costrutto. Per me un 4 di stima.
Avrei potuto condannarlo con un tre secco, ma dalla rincorsa si fa poco più. Mi
ha invece deluso lo strombazzatissimo Mississippi. Allenato benissimo –
dicevano – ma senza darci alcuna prova della sua pretesa bella forma.
Si rinvia tutto ad un altro anno. Ma gli anni passano e i
figli crescono.
Il Murtas mi è piaciuto. Si è mosso bene dai canapi e
ha fatto buone cose per un giro, fra cui un bel sorpasso alla Civetta. Poi il
barbero si è infortunato e il Palio di Grandine è finito lì.
Io però a questo ragazzo un sei di stima glielo
affibbio per quel suo bel primo giro su Reynard King che, per me, era uno
barbero di terza ed ultima fascia.
Giuseppe Zedde detto Gingillo parte in gruppo, ma non
benissimo, e poi si perde nelle retrovie senza colpo ferire.
Una carriera anonima accanto a Trecciolino e una incollatura
sopra al Leocorno.
Alla vigilia lo avevo messo fra le possibili sorprese,
accanto alla Civetta, e sorpresa è stata ma del tutto negativa. Colpa sua o di
Smeraldo che per ora non è da corsa? 4
e mezzo e le speranze riposte in un armadio fino all'anno prossimo.....
Ho lasciato per ultimo chi ha navigato sempre in fondo alla
fila e cioè il Brigante Sanna.
Remistirio mi aveva impressionato in batteria e anche nella
prima prova. Poi il sauro di 6 anni è sparito e con lui anche il suo fantino.
Di chi la colpa?. Al Sanna un 4 più.
Al mossiere un 8. Non perde mai la testa e resta
sempre presente a sé stesso. Poteva convalidare la mossa che aveva visto
schizzare bene dai canapi l'Aquila, ma l'ultima parola è la sua e se ha fatto
scoppiare il mortaretto avrà avuto le sue brave ragioni. Un neo...non aver
richiamato mai la Pantera. Se si accetta il rodeo, anche se portato con le
buone maniere, senza nemmeno una ammonizione si corrono rischi per il futuro.
A me pare, comunque, un acquisto indovinatissimo e spero che
resti fra noi per qualche anno ancora.
Roberto Morrocchi
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