LA MENS SANA ADESSO GIOCA LA PARTITA DELLA SALVEZZA
News inserita il 15-05-2016
Entro il 30 giugno servono conti in pareggio e un budget all'altezza della serie A2. "Io tifo Mens Sana" vicina a quota 180 mila euro.
La partita più importante inizia
adesso, anzi prosegue. Obiettivo 30 giugno per la salvezza della
Mens Sana, intesa come società, un mese e mezzo esatto per portare a
casa quello che sarebbe il risultato più clamoroso di tutta la
stagione, senza nulla togliere alle belle pagine di basket scritte da
capitan Alex Ranuzzi e compagni sul parquet, sotto l'illuminante
regia di coach Alessandro Ramagli e del suo staff tecnico. Il counter presente sul sito di “Io
tifo Mens Sana”, l'associazione popolare che ha rilevato circa il
70% delle quote del club di viale Sclavo dopo l'ennesimo crac
finanziario paventato nel febbraio scorso, ha in queste ore segnato
un altro passo in avanti nelle sottoscrizioni, le quali sono ormai
vicine a quota 180 mila euro. Spegnere i riflettori sulla parte
sportiva ha rappresentato una battuta d'arresto per le casse
biancoverdi, il rovescio della medaglia, impegnativo ma non per forza
di cose negativo, è però la possibilità di riportare tutta
l'attenzione su quella che è stata denominata la “fuga per la
salvezza”, attraendo nuovi soci e ulteriore liquidità: i margini
di crescita esistono anche e soprattutto in casa (il bacino d'utenza
dal quale provare ad attingere sono i 1500 abbonati), tornare ad
attrarli significherebbe esaurire con successo la mission iniziale
che “Io tifo Mens Sana” si è data. Per poi pensare anche a dopo
il 30 giugno. Il dopo, per il momento, rimane in
stand by. “Io tifo Mens Sana”, da sola, non può infatti guardare
oltre l'inizio dell'estate se si vuole iscrivere la società alla
serie A2 per il secondo anno di fila: entro i primi giorni di luglio,
per superare i controlli Comtec, servono un capitale sociale di
almeno 45 mila euro ed una fidejussione bancaria (o deposito
cauzionale infruttifero) di 100 mila, cifre che né l'associazione,
né i soci di minoranza possono garantire senza l'ingresso di uno o
più sponsor (possibilmente, ma non necessariamente, consorziati nel
neonato progetto “Basket e Sport a Siena”, che attualmente sta
lavorando sotto traccia ma che proprio in quei giorni dovrebbe
muoversi a pieno regime) che sposino la causa biancoverde, dopo di
che andrà costruita la squadra (tutta da rifare anche volendo
confermare in blocco la formazione attuale: di giocatori legati a
Siena oltre il 30 giugno, sostanzialmente, non ve ne sono a parte
qualche “promessa”, i contratti cosiddetti 1+1 cioé) e garantita
piena dignità alla struttura operativa che le ruoterà attorno. Si
vorrebbe ripartire da Lorenzo Marruganti, restituito al solo ruolo di
general manager, ed Alessandro Ramagli, che con la Mens Sana ha un
accordo firmato fino al 2017. Tutto il resto è da valutare, se ci
saranno tempi e modi per farlo. Matteo Tasso foto Mens Sana Basket 1871
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