AMARCORD BIANCOVERDE: LA SFIDA "INFERNALE" CONTRO STRASBURGO
News inserita il 22-04-2016
Il ricordo dell’infuocato ottavo di finale di coppa Saporta tra la Mens Sana di Ataman ed i francesi.
La finale di Eurocup 2015/16 che si svolgerà in questi
giorni, vedrà opporsi il Galatasaray dell’amato ex coach mensanino Ergin Atamane lo Strasburgo che ha eliminato in semifinale Trento. Ataman andrà a caccia
del terzo sigillo continentale dopo l’Eurochallenge del 2012 vinta con il
Besiktas e, ovviamente, la storica Saporta conquistata con la Mens Sana nell’indimenticabile
notte di Lione del 30 aprile 2002. E negli ottavi di finale di quella
competizione l’avversaria dell’allora Montepaschi fu proprio Strasburgo. Vogliamo
oggi ripercorrere i fatti di quel doppio confronto contro gli alsaziani dove
successe veramente di tutto, sia in campo che fuori.
Concluso il girone eliminatorio al primo posto, negli ottavi
la Mens Sana si trovò di fronte il SIG Strasburgo, giunto quarto nel proprio
gruppo in cui era inserita pure Udine. Strasburgo era una squadra certamente
interessante per il livello della manifestazione; facevano parte di quel rosterFrederic Forte, micidiale tiratore visto anche in Italia a Scafati ed Avellino
ed oggi presidente del Limoges, Yannick Gagneur, passato senza lasciar grandi
ricordi alla Virtus Bologna, Jerome Schmitt e David Gautier, pedine
fondamentali nell’allora nazionale “bleus”, il veterano Huges Occansey, pluri vincitore
di titoli continentali ed attuale coach della Costa d’Avorio. Gli stranieri
erano il forte ungherese Kornell David, oltre 100 partite NBA, divenuto poi
elemento di spicco del Tau Vitoria, Khalid El Amin, non trascendentale americano
ancora in attività a Gottingen in Germania
ed Herman “JR” Ried, centrone con più di 5000 punti segnati tra i pro americani,
giunto in Francia in età avanzata ma capace comunque di esprimere il proprio
valore concludendo la competizione a 18 punti e 9 rimbalzi.
La gara di andata si disputo alla Rhenus Arena pochi giorni
dopo la grande beffa subita dai bianco verdi nella finale di coppa Italia a
Forlì contro la grande Kinder Bologna autrice a fine stagione dello storico
triplete. La Mens Sana seppe però ben digerire la delusione forlivese e, seppur
priva di Bulatovic, infortunatosi nel riscaldamento, condusse le ostilità fino
a pochi secondi dal termine. Due triple dei transalpini nel finale fissarono il
punteggio sul 78 – 78 e, come vuole il regolamento, nelle serie con gare di
andata e ritorno, non si disputarono i supplementari. Per ritrovare un altro
pareggio nella storia della Mens Sana occorre riavvolgere il nastro sino al settembre
’95, quarti di coppa Italia a Cantù, partita che, ironia della sorte, si
concluse con lo stesso punteggio della gara disputata in Alsazia (78 pari). Al
ritorno Cantù riuscì a violare agevolmente il Pala Sclavo eliminando così i bianco
verdi di Pancotto dalla manifestazione. Un precedente tutt’altro che
incoraggiante!
Il 5 marzo 2002 si disputò il ritorno con Strasburgo. La
Mens Sana vi arrivò in precarie condizioni fisiche. Con Topic out per una
frattura al naso e Bulatovic in panchina per onor di firma, Ataman fece appello
al pubblico per spingere la squadra oltre le difficoltà, usando un motto che
sarebbe diventato poi li leit – motiv della stagione: “stasera voglio inferno”.
Strasburgo con un gioco spigoloso si portò anche a +10 con Reid che dominava e
con i mensanini fin da subito carichi di falli anche a causa di un arbitraggio
non proprio casalingo dello spagnolo Alzuria e dello sloveno Kolar. Una bomba
di Zukauskas sembrò dare la svolta al match, ma il suo successivo quinto fallo scatenò
l’inferno: chiamati a gran voce anche dai giocatori, i tifosi si riversarono a
bordo campo per far sentire il loro disappunto nei confronti dei fischiettirovesciando e travolgendo i rotori pubblicitari e venendo trattenuti a fatica
dalla forza pubblica. Ma tutto questo caos produsse l’effetto sperato e, come
per magia il metro arbitrale cambiò, tant’è che il primo fallo fischiato non
appena la situazione si tranquillizzò fu un assai generoso antisportivo (o
intenzionale come si chiamava allora) a favore della Montepaschi. Anche l’inerzia
della gara si rovesciò e, trascinata da Gorenc autore alla fine di 25 punti, da
un Chiacig formato Eurolega (14 punti e 19 rimbalzi), ma anche da un
protagonista inaspettato, il turco Alpay Oztas, autore di canestri importanti e
leonino in difesa, la Mens Sana ribaltò le sorti dell’incontro trionfando per74 – 66 accedendo così ai quarti e compiendo il primo passo verso la notte
magica di Lione.
Davide Donnini
|
|