A SIENA IL PRIMO STUDIO AL MONDO CHE COMBINA DUE NUOVI FARMACI NEL MELANOMA
News inserita il 16-09-2015
Il centro senese è leader
internazionale per l’immunoncologia.
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Partirà a Siena il primo
studio al mondo di immunoncologia nel melanoma cutaneo che combina due farmaci
innovativi mai associati tra loro: l'ipilimumab, che utilizzato da solo ha già
dato ottimi risultati nella cura della malattia, e l'SGI-110, un nuovo farmaco
epigenetico che modifica il DNA delle cellule tumorali. Una notizia che premia
gli ultimi 10 anni di ricerca pre-clinica e clinica portati avanti a Siena
dall'èquipe di Immunoterapia Oncologica, diretta dal dottor Michele Maio, ormai
centro di riferimento internazionale per l'immunoncologia, e che sono stati
appena pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Clinical Cancer
Research edita dalla American Association for Cancer Research – AACR, che li
diffonde contestualmente negli USA con un suo press release, in contemporanea
all’Italia.
“Questa nuova sperimentazione clinica – spiega Maio - ha una forte
rilevanza perché, partendo dal melanoma cutaneo, un tumore ‘modello’ per
l’applicazione di nuove combinazioni di farmaci, apre al loro possibile
utilizzo futuro anche in altri tipi di cancro. Obiettivo della terapia
combinata è modificare le caratteristiche del tumore rendendolo maggiormente
visibile da parte del sistema immunitario, attivando contestualmente le difese
immunitarie del paziente per combattere meglio e in maniera più specifica la
malattia. Sulla base dei risultati ottenuti prima in laboratorio, e quindi in
modelli animali – prosegue Maio - vogliamo comprendere se possiamo aumentare
l'efficacia dell'ipilimumab grazie al potenziale immunomodulante dei farmaci
epigenetici, che permettono alle cellule tumorali di esprimere sulla loro
superficie cellulare molecole che le rendono più sensibili al riconoscimento ed
alla distruzione da parte del sistema immunitario del paziente che è stato
contestualmente ‘iperattivato’ dal trattamento con ipilimumab”.
In sintesi,
ipilimumab attiva il sistema immunitario mentre SGI – 110 cambia le
caratteristiche molecolari ed immunologiche del tumore. Lo studio clinico di
fase 1b tratterà a Siena 19 pazienti ed è sponsorizzato dalla Fondazione NIBIT
– Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori e, in parte, dalla AIRC –
Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro per quanto riguarda gli studi di
laboratorio mirati a comprendere cosa accade dal punto di vista immunologico ai
soggetti trattati. “Con questo studio – conclude Maio – portiamo a casa tre
importanti risultati per i nostri pazienti. Il primo è che presso il nostro
centro di Siena continuiamo a rendere disponibili le più innovative e
promettenti terapie anticancro esistenti al mondo. Il secondo è di essere
capaci, grazie ai risultati della ricerca, di attrarre ulteriori importanti
finanziamenti per continuare a sviluppare terapie sempre più efficaci nei
tumori. Il terzo è riuscire a portare avanti studi di frontiera anche in
Italia, con un ruolo di leadership della Toscana, in collaborazione con i
migliori Centri di ricerca oncologici internazionali”.
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