ALLUVIONE NEL SENESE, MUGNAI (FI): "COSA INTENDE FARE LA REGIONE?”
News inserita il 02-09-2015
Il Presidente del gruppo Forza Italia: "Chiarezza su passato e futuro della sicurezza
idrogeologica nell’area"

Ok è vero:
l’evento meteo che ha messo che il 24 e 25 agosto scorso ha messo sott’acqua il
Senese e in particolare Buonconvento è stato di portata eccezionale. Ma la
stessa cosa, nelle stesse zone, era già successa nel 2013. Cosa è stato fatto
da allora da parte degli enti locali, tra opere idrauliche e non, per mettere
in sicurezza l’area dalle furie dell’Ombrone? E cosa intende fare, per il
futuro, la Regione? Ecco: sono queste domande qui quelle al centro dell’interrogazione
con cui il Presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano
Mugnai sollecita la giunta regionale a fornire risposte e programmi
d’intervento chiari per la sicurezza idrogeologica del Senese.
«Intorno ai
giorni 24 e 25 agosto 2015 – ricostruisce Mugnai nella premessa del suo atto –nel
senese sono caduti in un’ora 60 millimetri d’acqua, diventati 200 in sei ore. A
seguito della forte precipitazione, si è verificata l’esondazione dell’Ombrone
a Buonconvento». Era già accaduto: «Ricordiamo – si legge nell’atto – l’alluvione
del 21-25 ottobre 2013, e la polemica sul non utilizzo dei 2.300.000 euro per
mitigare il rischio idraulico che, secondo le dichiarazioni rilasciate dal
Presidente della Regione, sarebbero rimasti dormienti tra il 2004 e il 2013. Gli
interventi anti-alluvione, in particolare il mancato inizio dei lavori per la
disconnessione fognaria dall’Ombrone, non sono sufficienti a scongiurare altri
allagamenti o esondazioni dell’Ombrone», e adesso «siamo alle porte con la
nuova stagione autunnale ed invernale in cui potrebbero verificarsi altri
fenomeni di precipitazioni abbondanti o fuori norma su una situazione del
territorio già critica». In tutto ciò, il capogruppo azzurro ricorda che «il
Comune di Buonconvento fa parte del Consorzio di Bonifica n.6 “Toscana Sud” il
quale è preposto alla gestione del territorio e alla mitigazione del rischio
idraulico attraverso opere di prevenzione».
Dunque i
quesiti, a cui la Regione dovrà rispondere in forma scritta: «Quali opere – è
il primo punto – sono state eseguite sul fiume Ombrone tra il 2013 e il 2015,
da chi e quante risorse sono state spese»? Poi il fuoco di fila prosegue: «Quali
sono le opere realizzate invece dalla Provincia di Siena sui territori di
Buonconvento, Monteroni d’Arbia e Asciano per la messa in sicurezza del bacino
dell’Ombrone-Val d’Arbia e degli altri fiumi che hanno esondato? Come sono
stati utilizzati i finanziamenti dati dalla Regione Toscana alla Provincia di
Siena per la messa in sicurezza di questi fiumi? Come sono stati distribuiti i
risarcimenti alle imprese ed ai cittadini che li hanno richiesti già nel 2013? Come
mai il piano di protezione civile sul Comune di Asciano non risulta essere
stato attuato? Esiste un piano della protezione civile complessivo dell'area
della Val d'Arbia? Cosa intende fare la Regione per sopperire ai gravi danni
dovuti all'alluvione del 24 e 25 agosto, sia
per il settore agricolo che per i cittadini e le imprese dei Comuni
interessati dall'alluvione»? Infine: «Quali altre azioni la Giunta ritiene
opportuno intraprendere per eliminare il rischio di una ulteriore emergenza nei
prossimi mesi autunnali ed invernali»?
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