"SIENA: LA LEZIONCINA SUL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI, NO!"

News inserita il 19-08-2024 - Attualità Siena

Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata di una cittadina senese

 

Una cittadina senese esprime forte disappunto per la recente campagna informativa sul conferimento dei rifiuti. Nella sua lettera, che riceviamo e pubblichiamo, critica le nuove stazioni ecologiche e i cassonetti con tessera, definendoli scomodi e problematici. Sottolinea come i senesi non necessitino di "lezioni" su come gestire i rifiuti.

La lettera integrale: "Eh no! La lezioncina sul conferimento dei rifiuti, no! I senesi non meritano anche questa presa di giro. In tutta la mia vita - afferma la cittadina -  mai avevo visto sacchi dell’immondizia abbandonati fuori dai cassonetti o appositi secchi, a Siena.

Vorrei ricordare a chi oggi fa la lezioncina (non richiesta ed inutile), che tutto ha avuto inizio con l’avvento delle nuove stazioni ecologiche munite di cassonetti con tessera (vergognosi e scomodi) e, in particolare modo, i cassonetti dell’indifferenziato che sembrano progettati per infastidire e arrecare problemi pratici e  igienici ai cittadini.

In poche parole - continua la cittadina senese - il meccanismo a ribalta da toccare ogni volta (scarsa igiene), una bocca d’entrata dei sacchi minuscola posizionata troppo in alto, munita di ghigliottina per le dita (pericolosa) che troppo facilmente si blocca.

Serve continuare l'elenco???

I cittadini senesi, con qualche eccezione, amano la cura e il decoro della loro città tenendo alla pulizia e alla sicurezza (sono aumentati in modo esponenziale gli avvistamenti di grossi ratti in prossimità dei cassonetti), non hanno problemi o difficoltà a liberarsi in modo responsabile della loro spazzatura, a patto che si finisca di complicare la vita alle persone e alzare l'asticella delle pretese sempre più in alto.

Inoltre - ribadisce la firmataria della lettera - vorrei far notare che facciamo tutti una raccolta differenziata accurata senza ricevere sconti in bolletta o premi, mentre le imprese che riciclano materiali guadagnano sulla nostra mano d'opera. In altre regioni chi differenzia paga meno di tasse.

Una cittadina educata e adulta, come la maggior parte, da saper gettare la spazzatura senza bisogno di campagne informative.

Valeria Viviani 

 

 

 

 

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