Il commento dell'assessore alle partecipate del Comune di Siena
Il Comune di Siena era pienamente consapevole delle criticità derivanti dalle scelte della passata amministrazione riguardo allo statuto dell'Associazione Siena Jazz. Lo ha sottolineato l'assessore alle partecipate, Tucci, commentando la recente sentenza della sezione civile del Tribunale di Siena, che ha portato all'adozione di un nuovo statuto per l'istituzione culturale.
"Il primo compito assegnato alla nuova governance, che si è insediata tempestivamente a ottobre 2023 dopo le dimissioni del precedente Consiglio di Amministrazione, è stato proprio quello di stilare un nuovo statuto che rispondesse ai principi di pluralità e democrazia," ha dichiarato Tucci. Questo cambiamento è stato approvato all’unanimità dall’ultimo Consiglio Comunale su proposta dell’assessorato competente.
Il nuovo statuto mira a consolidare la struttura politica e gestionale di Siena Jazz, aprendo alla partecipazione degli organi accademici secondo i principi definiti dal Ministero dell’Università per il settore AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica). "Entro brevissimo tempo lo statuto verrà sottoscritto dai soci per avviare definitivamente una nuova fase per la vita dell’Accademia," ha proseguito Tucci, sottolineando come questa revisione statutaria rappresenti un passo cruciale per il futuro dell’istituzione.
L'obiettivo principale del nuovo statuto è quello di garantire che Siena Jazz possa continuare a svolgere il suo lavoro con dedizione e rispetto, assicurando strutture e processi solidi e partecipativi. Questa riorganizzazione è vista come un elemento essenziale per promuovere il jazz come componente centrale della cultura senese, rafforzando ulteriormente l'immagine della città sia a livello nazionale che internazionale.
"Siamo convinti che, grazie a questa nuova fase, l'Accademia continuerà a crescere e a consolidare la sua reputazione, contribuendo al prestigio di Siena nel mondo della musica e della cultura," ha concluso Tucci. Il Comune di Siena, attraverso questa importante riforma, conferma il suo impegno nel sostenere e promuovere le eccellenze culturali del territorio, assicurando che rimangano ancorate a principi democratici e di partecipazione condivisa.
