Tra le numerose contestazioni comminate dalla Guardia di Finanza di Siena per mancata emissione di scontrini e ricevute, la più grave di questi giorni è a carico di un soggetto della Valdelsa, operante nel settore della ristorazione, nei cui confronti è scattata la sanzione amministrativa accessoria di chiusura dell’attività.
Nei confronti del soggetto, infatti, nei giorni scorsi è stata contestata la quarta sanzione in un quinquennio per mancata emissione del documento fiscale a fronte di prestazioni rese. Le Fiamme Gialle senesi all’esito del controllo hanno riscontrato dalle risultanze nelle banche dati che il nominativo risultava aver ricevuto già altre tre distinte violazioni, dal 2015. Ne è scaturita la conseguente segnalazione all’Agenzia delle Entrate competente per l’emissione del previsto decreto di chiusura, subito emesso e già reso operativo.
Gli effetti distorsivi causati da tali forme di illecito fiscale alterano le regole del mercato creando un indebito vantaggio competitivo per i commercianti non in regola, in danno di quelli onesti. Peraltro, l’evasione fiscale produce effetti negativi per l’intera economia, pregiudicando le risorse economiche dello Stato ed accrescendo il carico fiscale per i contribuenti che operano nel rispetto della legalità.