Il commento del pittore nel cortile del Podestà. La galleria fotografica
"Non mi dilungherò, lasciando alla pittura la sua eloquenza," ha esordito Giovanni Gasparro, pittore del Drappellone del Palio di luglio, durante la cerimonia della presentazione. "Ringrazio il Sindaco Nicoletta Fabio e la giunta comunale per avermi nominato con grandi attestazioni di fiducia e stima. È un onore immenso di cui sono stati investiti grandi autori del passato."
Gasparro ha poi condiviso il suo processo creativo: "In questi mesi, ho cercato di comprendere le dinamiche del Palio, lasciandomi suggestionare dalla città e dalle sue splendide collezioni d'arte.
L'artista ha ricordato il suo legame con Siena: "Sono arrivato qui nel 2016 per la Collegiata di Santa Maria in Provenzano. Ho percepito di essere stato quasi riconvocato per il massimo tributo alla Madonna di Provenzano con questo Palio."
Descrivendo l'emozione del momento, ha affermato: "Lo svelamento del Drappellone mi è stato descritto come un momento che incute timore. Ed effettivamente è fortemente emozionante, per certi versi paragonabile alla mia recente esperienza di scenografo teatrale, ma qui il rapporto si fa più viscerale, più diretto."
Gasparro ha poi invitato i presenti a visitare la sua mostra antologica: "Vi invito a visitarla per comprendere ancor meglio le valenze della mia pittura."
Concludendo, ha spiegato la simbologia del suo lavoro: "Ho dipinto gli stemmi delle Contrade simulando che fossero stati ricamati a filo d'oro. L'oro è attributo del divino, come Siena ha insegnato al mondo. Desideravo che le Contrade si sentissero investite dalla benedizione della Vergine. Spero possa essere di buon auspicio per i senesi e per noi tutti." La galleria fotografica di Gianfranco Bernardo (Foto)
