PADIGLIONE CONOLLY, FABIO: "MANCANZA DI PROPOSTE E PROGETTI DI AMMODERNAMENTO"

News inserita il 10-04-2025 - Attualità Siena

Interrogazione del consigliere Vanni Griccioli (Per Siena)

Padiglione Conolly, nessun progetto in vista: il Sindaco Fabio risponde in Consiglio

Nessun progetto di recupero, né a breve né a lungo termine, è attualmente all’attenzione dell’amministrazione comunale per il padiglione Conolly, l’ex struttura psichiatrica ormai in stato di abbandono. A chiarirlo è stata oggi, durante la seduta del Consiglio comunale, la sindaca di Siena Nicoletta Fabio, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Vanni Griccioli (gruppo Per Siena).

«Non sono giunte proposte di riqualificazione o riammodernamento su cui poter lavorare, anche in termini di progettazione urbanistica» ha affermato la sindaca. «Il Comune può farsi promotore, come ha fatto, ma non può intervenire direttamente su una struttura che non è di sua proprietà».

Nel suo intervento, Fabio ha ripercorso le tappe recenti del confronto istituzionale sulla sorte del Conolly. A partire dal tema dell’archivio storico delle cartelle cliniche del vecchio manicomio, attualmente trasferito a Corciano per consentire l’avvio del cantiere Pnrr dell’ospedale di comunità nel padiglione Chiarugi. «È prevista la sua ricollocazione a Siena in tempi brevi – ha detto – e l’archivio è attualmente custodito in un luogo sicuro e idoneo».

Sul fronte del recupero dell’ex manicomio, la sindaca ha ricordato gli incontri avuti con l’associazione Salviamo il Conolly, i sopralluoghi effettuati con l’Università degli Studi di Siena e l’interesse manifestato dalla regista Roberta Torre per un progetto cinematografico. «Siamo consapevoli del valore artistico, culturale e storico-architettonico del padiglione Conolly – ha ribadito Fabio – e riconfermiamo il nostro impegno per favorire iniziative di valorizzazione, coinvolgendo proprietà, istituzioni, associazioni e ordini professionali».

Al centro della discussione anche la bozza di convenzione Comune-Università-Asl per avviare un percorso di recupero condiviso. «Nel giugno scorso – ha ricordato – portammo in Giunta l’informativa sulla prima bozza di accordo, poi aggiornata in autunno. L’atto, più una dichiarazione di intenti che un vero progetto esecutivo, prevedeva un ampio coinvolgimento della comunità accademica, della cittadinanza e del tessuto culturale per trasformare l’area in un campus culturale integrato, ma la firma non è ancora arrivata, anche a causa del recente cambio di governance dell’Asl».

La sindaca ha sottolineato come la sostenibilità economica rappresenti l’ostacolo principale: «Servirebbero almeno cinque milioni di euro, secondo le stime della stessa Asl. Per questo abbiamo sempre posto l’accento sulla necessità di reperire fondi. L’Asl si è mossa coinvolgendo il Politecnico di Milano e partecipando, grazie a una giovane architetta italo-inglese, a un bando del Ministero della Cultura del Regno Unito, che potrebbe coprire almeno i costi di progettazione preliminare».

In attesa di nuovi sviluppi, l’amministrazione comunale conferma la volontà di tenere aperto il dialogo con gli enti coinvolti. Il prossimo appuntamento è fissato per il 20 maggio, quando la sindaca incontrerà il nuovo direttore generale della Asl Toscana Sud Est. «Vogliamo continuare a promuovere un percorso virtuoso – ha concluso Fabio – ma dobbiamo tener conto delle tante urgenze che riguardano il patrimonio artistico e architettonico della città».

Il consigliere Griccioli ha preso atto della risposta, anticipando la volontà di riportare il tema in aula sotto forma di mozione: «Mi attiverò per esplorare possibili canali di finanziamento, anche attraverso un fondo immobiliare pubblico-privato, già ipotizzato nella scorsa consiliatura, per il recupero degli immobili pubblici e privati attualmente inutilizzati».

 

 

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