NEGRITA, TRIPUDIO COLLETTIVO: IN UNA NOTTE LA TOSCANA DIMENTICA I CAMPANILISMI

News inserita il 21-10-2023 - Eventi Siena

Perché ogni concerto della band aretina è un trionfo?


Perché ogni concerto dei Negrita è un trionfo? L'interrogativo si pone commentando l'attuale tournée da tutto esaurito. Nella serata di ieri, al Tuscany Hall di Firenze, un tripudio collettivo perché, come ha detto Pau al microfono, "ci prendiamo per il culo, città contro città, ma poi alla fine siamo tutti orgogliosi di essere toscani". In una notte calda e umida si dimenticano le schermaglie di campanile, ci si abbraccia, si canta e si salta. Il tour elettrico accende l'anima e apre il baule di ricordi, mentre scorrono le note. All'improvviso non capisci se stai ancora vivendo il presente o sei stato catapultato nel passato, lontani dal mondo (dal titolo di un brano storico) e, come dice ancora Pau, "stanchi della musica di m...a che gira oggi". Negrita, praticamente trent'anni di carriera e non sentirli. Il frontman è sempre quel Capotribù del Bruni, scatenato e battagliero ma in grado di farti commuovere in un secondo, impareggiabile animale da palcoscenico, credo avrà ancora tra 20 e 30 anni, d'altronde "divento bianco ma non invecchio" (Scritto sulla pelle). Mac rappresenta eternamente quella sagoma rock che sembra uscita da un'esibizione dei Rolling Stones. E poi c'è Drigo, il geniale chitarrista, uno stile e un'attitudine unici. È Splendido come il brano che canta da solista. Ma sarebbe sbagliato non considerare gli altri: da 18 anni con i Negrita, Cris e le sue bacchette magiche. Nella band ha avuto una crescita esponenziale, la sua batteria romba come un motore da 1000 cavalli. Rost, al basso, ha raggiunto una maturità artistica e professionale che è sotto gli occhi di tutti. Vogliamo parlare di Ghando? Un eclettico polistrumentista ormai da diversi anni con i Negrita. Un assoluto valore aggiunto.

In Italia (forse anche all'estero) c'è un artista o un gruppo che può permettersi di organizzare un nuovo tour senza un disco da lanciare (l'ultimo quattro anni fa), senza quelle strombazzate presentazioni stile americano, senza passare dai salotti delle tv e fregandosene di certa stampa? No, probabilmente non c'è. E allora perché i Negrita stanno collezionando un sold out dietro l'altro? Forse perché sono come la Nutella, se l'assaggi non ne puoi più fare a meno. E, come le ricette preziose, hanno un ingrediente segreto, che non scopriremo mai.
Dunque ecco la risposta all'interrogativo di partenza: ogni loro concerto è un trionfo semplicemente perché...loro sono i Negrita! Originali, inimitabili, adorabili. E con due palle così.

Alessandro Pagliai - foto Cristina Alessandrini 

 

 

 

 

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