Biancoverdi sconfitti nello scontro diretto per la zona-playoff. Pesa il pessimo avvio offensivo della Named
NAMED MENS SANA-BC LUCCA 65-86 (8-23; 17-41; 42-62)
MENS SANA: Rosati ne, Pannini 4, Iozzi 11, Menconi 7, Benincasa 7, Empilo, Milano 2, Sabia 5, Prosperanti ne, Tognazzi 8, Bovo 2, Bacci 19. All: Binella.
LUCCA: Landucci 2, Burgalassi, Lenci, Lippi 13, Barsanti 3, Russo 5, Tempestini 18, Del Debbio 11, Simonetti 24, Piercecchi, Pierini 10, Rinaldi. All: Nalin.
ARBITRI: Salvo (Pi) e Profeti (Li).
L'effetto derby svanisce per mano di Lucca, che passa d’autorità (65-86) al PalaEstra su una Mens Sana rimasta a guardare per almeno 20'.

Ospiti subito in controllo (0-10 dopo 3’) con le triple di Del Debbio e Russo e i rimbalzi offensivi di Pierini. La risposta biancoverde è affidata Tognazzi e produce un momentaneo -3, ma offensivamente parlando l’avvio della Mens Sana è da incubo (4 su 31 dicono le cifre all’intervallo) e lì si esaurisce l’unica vera spinta dei padroni di casa nei primi 20’: per Lucca, che in termini di intensità gioca una partita da categoria superiore, è ordinaria amministrazione prendere il largo (13-40 al 16’) con Simonetti e Tempestini.
Tornata dagli spogliatoi con una faccia diversa, la Named dà un senso alla sua domenica nel terzo periodo. Morde in difesa, la squadra di Binella, e soprattutto, trova finalmente la via canestro: pensare di rimetterla in piedi è utopia, ma i tre ciuff pesanti di Bacci e l’aggressività sprigionata da Milano e Benincasa rianimano il palasport e producono un parziale culminato in avvio di ultimo periodo nel 2+1 col quale Menconi mette i punti del 49-62. Piovono falli tecnici, dei quali non sempre si sentirebbe il bisogno, poi un canestro dalla lunga distanza di Tempestini e una lunga serie di gite in lunetta (Lucca tira 14 volte a cronometro fermo nell’ultimo quarto) rimettono la gara sui binari costruiti sin dalla palla a due.
Matteo Tasso