I biancoverdi rimangono in C Silver dopo aver sognato la promozione. Tocca alla società, adesso, compiere uno scatto per crescere
Il colpo di coda per allungare la stagione sbatte sul ferro del canestro di Fucecchio, avversaria che per il secondo anno consecutivo scrive la parola fine sull’annata della Mens Sana. Il sipario cala sull’appoggio sbagliato a fil di sirena da Allemann (paradossale il fatto che, fino a quel momento, l’estone avesse disputato forse l’unica gara realmente di alto livello della sua esperienza senese) dopo una partita drammatica, in senso sportivo ovviamente, che la Namedsport ha in pugno almeno per due volte (+4 e palla in mano a 36” dalla fine dei tempi regolamentari, +1 e due tiri liberi da battere nel rush conclusivo del supplementare) e che però puntualmente le sfugge di mano, mettendo in scena un campionario di errori dal quale sarà difficile, a livello umorale, liberarsi in fretta.
In finale va la Folgore, che non è mai sembrata superiore al quintetto di Binella ma che sui possessi decisivi (in entrambe le partite) è quantomeno stata più lucida, oltre che più in grado di far girare dalla propria parte gli episodi (il tiro da 9 metri di Falchi che l’ha fatta sopravvivere sul finire dei 40’, un paio di rimbalzi offensivi caduti per caso nelle mani giuste sui possessi conclusivi del quarto periodo e dell’overtime, anche qualche valutazione arbitrale poco chiara) che hanno condannato la Mens Sana a rimanere in C Silver, senza l’appiglio di una terza semifinale che comunque sarebbe stata complessa da affrontare. Vedi alla voce infortunati: non solo Sabia, che gara-2 non l’ha nemmeno giocata, anche il ragazzino tutto cuore Pietro Milano, uscito dalla contesa con un ginocchio malconcio proprio quando stava dando un contributo decisivo all’allungo (+5 al 27’) dei suoi compagni.
Niente da dire sulla voglia che il gruppo mensanino ha mostrato di andare oltre i propri limiti strutturali e di qualità, giovedì sera come per tutta la stagione, nata con l’obiettivo di raggiungere i playoff e stare in scia alle favoritissime Costone e Fucecchio.

L’interrogativo di queste prime settimane senza basket è il seguente. Cosa farà da grande la Mens Sana?
Matteo Tasso
Foto Mens Sana Basketball Academy