Il preparatore dei portieri amiatino, sulle pagine di Ok Siena e Tuttopianese, ha analizzato le caratteristiche dei tre estremi difensori bianconeri.
Il preparatore dei portieri della Pianese, Franco Meacci, ai microfoni di Ok Siena e Tuttopianese, ha parlato dei tre estremi difensori amiatini Benedettini, Duchi e Gori. Video-intervista da Piancastagnaio sulla pagina Facebook 'Tuttopianese'.
Dopo le esperienze con Chiusi, Bettolle, Cortona Camucia e Poliziana l’approdo alla Pianese…
“Io sono venuto dal dilettantismo e mi ha fatto molto piacere la chiamata del Direttore Vagaggini in questa grande società. Mi trovo attualmente molto bene perché ci sono delle persone ottime, per cui posso lavorare tranquillamente senza nessun problema”
Che giudizio dai sui tre portieri bianconeri Benedettini, Duchi e Gori?
“Benedettini è un portiere di grande carattere, un portiere esuberante, senza dimenticare che gioca nelle due Nazionali di San Marino: sia quella maggiore che nell’Under 21. È un portiere straordinario, naturalmente le problematiche che ha per i viaggi con la Nazionale e con la Pianese lo rendono un pochino meno tranquillo, perché ultimamente è stato nei paesi esteri dove lui è tornato stanco e di conseguenza bisogna lavorarci piano. Per quanto riguarda Duchi è venuto dal settore giovanile del Castel del Piano, ha avuto un passaggio molto importante, da un settore giovanile direttamente alla prima squadra. Questo gli è costato un po’ di sacrificio, perché fare due allenamenti e farne cinque la sua differenza c’è. È un bravo ragazzo che si allena bene, ha voglia di crescere e di lavorare. Gori invece è venuto a metà anno, ha delle buone caratteristiche, è un portiere del 1998, alto più di 1,93 e ha delle qualità interessanti su cui lavorarci. Dei tre portieri Gori è quello un po’ più indietro di tutti, perché probabilmente veniva da una stagione senza aver fatto la preparazione estiva, però ha delle ottime qualità”
Tra i tanti portieri che hai lanciato c’è anche Giacomo Bindi, ex Robur Siena ed attualmente in forza al Pisa…
“Giacomo è una persona eccezionale. Diciamo che ho avuto il piacere di allenarlo quando lui aveva 13-14 anni, poi lui è andato ad Arezzo e successivamente all’Inter per poi fare tutta la scalata. È un ragazzo eccezionale, con cui si lavora talmente bene che non c’è nessun problema. Ho avuto anche Anania , perché in estate facevo parte della scuola numero uno per insegnare ai portieri le tecniche di base. Tra i vari estremi difensori c’è stato anche Perin”
Chi può essere l’erede di Buffon in Italia?
“A me piace molto Padelli del Torino. Tra i giovani Perin è Donnarumma sono portieri che nascono ogni cinquanta anni, però ci vuole tanto sacrificio per un portiere, che è quello che lavora meno la domenica, ma deve lavorare tanto durante la settimana, perché al minimo errore prendi goal”.
Damiano Naldi
