Parola al giocatore biancoverde: “Sconfitta dolorosa nel derby, ma il nostro rimane un percorso estremamente positivo”
Nel mirino della Mens Sana c’è Empoli, di scena al palasport giovedì sera (ore 20) nel recupero di una giornata che i biancoverdi avevano ottenuto di poter posticipare a causa di un numero consistente di giocatori allettati dal virus influenzale.
Una partita non facile, perché arriva quattro giorni dopo la sconfitta nel derby che ha compromesso la possibilità della Namedsport di salire direttamente in C Gold e perché, dall’altra parte, c’è un’avversaria in grande salute: “Empoli – dice il mensanino Andrea Sprugnoli – è una squadra che propone sempre temi tattici complessi, ha un roster fatto quasi esclusivamente di giovani che in campo corrono e pressano per 40 minuti e che, soprattutto, giocano senza l’assillo del risultato a ogni costo, perché l’obiettivo della società è quello di formare giocatori per l’altra squadra, l’Use, che disputa la serie B. Sono reduci da sette vittorie consecutive, attraversano un eccellente momento di forma e hanno il morale alle stelle: per noi sarà fondamentale tornare a giocare come sappiamo e ritrovare subito la vittoria”.
Come si riparte dopo la sconfitta nel derby?
“Pensando al nostro percorso, che rimane un percorso estremamente positivo se si considerano le sole tre sconfitte nell’arco della stagione, e non facendoci influenzare da questa sconfitta, seppur dolorosa. Dispiace non aver vinto, tutti volevamo fare meglio, ma dobbiamo anche fare i complimenti al Costone, che nelle due partite contro di noi è stato in vantaggio praticamente per 80’ e quindi ha meritato”.
È diventata virale la foto di Sprugnoli abbracciato dalla tifoseria biancoverde a fine partita…
“Sono sincero, non sono un grande amante dei social e, più in generale, dell’esposizione mediatica, però il fattore più positivo di questa annata è l’unione, incredibile, che si è venuta a creare tra squadra e tifosi.

Disputare, da protagonista, una partita del genere a 37 anni cosa significa?
“Non ero il più vecchio, il più vecchio era Niccolò (Franceschini, ndr), che oltretutto ha recitato un ruolo fondamentale in campo, poi tra gli esperti, chiamiamoci così, c’era anche Duccio (Benincasa) e, dall’altra parte, Gigi (Bruttini). È sempre un piacere giocare con loro, affrontarli: non c’è nulla che va oltre l’aspetto tecnico, in campo si scherza, magari tra avversari capita anche di dirsi qualcosa per prendersi in giro, ma c’è massima correttezza e rispetto da parte di tutti e questo è molto bello. La riflessione, casomai, è che ai nostri tempi i settori giovanili delle società cittadine producevano molti giocatori rispetto all’attualità: spero possa esserci una ripartenza anche sotto questo punto di vista e che sempre più giocatori senesi possano recitare un ruolo importante in queste categorie. Magari anche in quelle superiori”.
Dover ripartire dai playoff dopo una stagione lunga e stressante, in termini fisici e mentali, cosa può comportare alla Mens Sana?
“Pensiamo intanto alle ultime quattro partite, cerchiamo di vincerle e vediamo cosa succede: in questo momento la promozione diretta non dipende più da noi, se la Mens Sana disputerà i playoff lo farà come sempre ha fatto, cioè mettendosi al lavoro e facendolo con il sorriso sulle labbra, perché questo è un gruppo di persone che sono felici di stare in palestra e che giocano assieme per l’obiettivo massimo. Se sarà il Costone a salire in C Gold vorrà dire che il Costone se lo è meritato, è una legge dello sport e come tale è giusto accettarla”.
Matteo Tasso
Foto Il Biancoverde Mens Sana Basketball