INQUINAMENTO IDRICO E GESTIONE ILLECITA DI RIFIUTI A CHIUSI: UN DENUNCIATO

News inserita il 12-06-2023 - Cronaca Siena

L'uomo è il titolare di un'autofficina. Intervengono i carabinieri Forestali

Nella zona di confine tra i Comuni di Chiusi e Città della Pieve è stata scoperta un'autofficina responsabile di gravi inquinamenti ambientali. Dopo un'attività investigativa condotta dalla stazione Carabinieri Forestale di Chiusi, è emerso che sostanze oleose stavano contaminando le acque di un fosso di scolo e la vegetazione circostante.

Grazie alla collaborazione del personale A.R.P.A.T. (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana), è stato possibile stabilire che le acque di lavaggio del piazzale antistante l'officina e i reflui provenienti dall'autolavaggio venivano smaltiti direttamente nel sistema di allontanamento delle acque meteoriche, senza alcun trattamento depurativo. Inoltre, si è scoperto che una cospicua quantità di olio esausto proveniente dalla cisterna di stoccaggio finiva nello stesso corso d'acqua.

L'indagine ha inoltre rivelato che l'officina accumulava rifiuti speciali derivanti dalle lavorazioni meccaniche da oltre un anno, senza adottare le necessarie misure per lo smaltimento corretto. Il gestore dell'autofficina è stato deferito alle autorità competenti, poiché le sue azioni violavano le norme ambientali vigenti. È stata avviata la procedura prevista per legge al fine di perseguire legalmente l'accaduto.

La lotta contro i comportamenti illeciti che coinvolgono la gestione dei rifiuti e l'inquinamento dell'ambiente, sia in contesti agricoli che industriali, rappresenta una priorità per tutti i reparti della specialità forestale dell'Arma, sotto la guida del Tenente Colonnello Alessio Brogi. Queste attività illegali hanno gravi implicazioni sulla qualità dell'ambiente, sulla conservazione della fauna e flora, nonché sulla tutela della salute umana.

Quanto sopra al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, ricordando, nel rispetto dei diritti delle persone indagate e stante l’attuale fase del procedimento (indagini preliminari), che i soggetti sottoposti ad indagini sono da ritenersi presunti innocenti fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile di condanna.

 

 

 

 

 

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