Sta cambiando il mondo? Il clima, la terra e il suo sottosuolo?
Chiusdino, domenica 27 Gennaio - mattina
Io e mia moglie siamo alzati da poco, abbiamo fatto colazione, aperto le persiane delle finestre; una rapida visita in terrazzo per sentire l’aria frizzantina del primo mattino e per capire come sarà il nuovo giorno.
Fuori il tempo sembra cambiare, non è così sereno come il giorno precedente, si avverte l’arrivo di nuvole e, forse, di pioggia.
Accendo la “tele”, guardo le ultime notizie, cambio canale, non trovo programmazione particolarmente interessante, vado su internet ed inizio a visualizzare ed ascoltare dei brani musicali.
La giornata, se inizia in musica, è più serena e rilassante. Mia moglie inizia a fare le pulizie di casa. Prima la camera da letto e successivamente il bagno.
Sono seduto sul divano di cucina ancora un po' assonnato.
Ore 9.00 di una tranquilla domenica di gennaio. All’improvviso, impetuoso, inatteso e imprevisto un “boato” sordo e penetrante.
Sono ancora seduto sul divano, immobile; mia moglie esce di corsa dal bagno e viene accanto a me, impaurita, preoccupata, silenziosa.
E’ una scossa di terremoto, 2.9 di magnitudo (epicentro zona di Montieri), come evidenziato nel sito dell’INGV.
Spengo la “tele”, non abbiamo più voglia di ascoltare musica. Un minuto dopo un’altra scossa (2.5 di magnitudo). Restiamo seduti nel divano, parliamo, attendiamo lo scorrere del tempo e l’attesa ci rende ansiosi.
Di cosa? Non sappiamo, ma restiamo fermi ad ascoltare ogni movimento, ogni sussulto. Alle 9.30 un’altra piccola scossa, (2.4 di magnitudo) questa, appena percepita.
E’ finita? Speriamo vivamente che sia così, anche se rimaniamo ancora fermi in silenzio. Nei miei anni (sono più di 50) ho avvertito, scosse piccole di terremoto, ma mai come con la frequenza con la quale si manifestano negli ultimi 5-6 anni.
Sta cambiando il mondo? Il clima, la terra e il suo sottosuolo? Non ho risposte a questa domanda, nessuno ne avrà.
La nostra zona è territorio di ricerca geotermica che negli ultimi anni ha avuto nuove perforazioni e perfino la realizzazione di una centrale. Può tutto questo avere una correlazione con l’aumentata attività sismica che si sta manifestando?
Può, in una zona già considerata “sismica” esserci anche un possibile rischio da sismicità “indotta”?
Probabilmente no, o comunque non ci sono evidenze scientifiche certe. Sarebbe però utile, è un suggerimento che mi sento di dare, che le amministrazioni delle zone coinvolte da questi eventi di piccole scosse (al momento) riuscissero a far monitorare da esperti del settore la situazione al fine di ottenere dei dati di ricerca utili anche per noi cittadini.
La vita, seppur è vero che dobbiamo viverla giorno per giorno, e che l’imponderabile non è assolutamente prevedibile, deve comunque permetterci di affrontarla “rimanendoci sopra” e non farci, in ogni caso, “sprofondare” dentro.
Rossano Bianchi