Situazioni definite in pochi minuti: Brio nel Drago, Tittia nell'Aquila. Scompiglio a caccia del cappotto nella Lupa
Mezz’ora. Forse meno. Tanto è durato il cosiddetto valzer delle monte con le 10 contrade che hanno rapidamente sistemato le monte.

Veloci erano stati i capitani nella scelta del lotto, altrettanto lo sono stati in quella del fantino. Addirittura molte monte erano già scritte al termine (per non dire durante…) l’assegnazione. Parliamo della
Lupa, dove il ritorno di preziosa Penelope equivale al ritorno di
Scompiglio per ripetere quanto fatto a luglio. Discorso simile per la
Giraffa, dove già i contatti con
Sebastiano Murtaserano ben avviati e l’arrivo di Reynard King (allenato proprio da Grandine) non ha fatto altro che definire il discorso.
Bighino in
Civetta era più che un’idea e così è stato con capitan Ricci che ha di nuovo chaimato Valter Pusceddu per montare Porto Alabe. Pochi dubbi, una volta dati i cavalli, anche per
Brio: Morosita Prima nel
Drago ha fugato ogni possibilità, portando Brio in Camporegio.
Tittia ritrova l’
Aquila e sceglie Oppio; la rivale
Pantera, per un Palio che si preannuncia “in difesa” ha scelto
Giosuè Carboni detto Carburo. Il Bruco, che ha avuto in sorte Smeraldo Nulese, opta per
Gingillo, mentre nel
Nicchio, dovec'è Mocambo, arriva
Enrico Bruschelli. Il
Leocorno, dopo una prima voce che portava ad Elias Mannucci (allenatore di Remistirio, barbero toccato al Leco) si affida a
Carlo Sanna, che in un primo momento sembrava destinato alla Tartuca.
Tartuca che vede invece il gran ritorno:
Luigi Bruschelli monterà Mississippi e tornerà a vestire il giubbetto di Castelvecchio dopo 6 anni.
Riepilogando il quadro delle monte:
Leocorno - Brigante
Bruco - Gingillo
Aquila - Tittia
Pantera - Carburo
Drago - Brio
Civetta - Bighino
Giraffa - Grandine
Tartuca - Trecciolino
Nicchio - Bellocchio
Lupa - Scompiglio