On line la puntata che raccoglie testimonianze e aneddoti su due fantini e un barbero, da sogno, del Novecento
Una storia di famiglia, e di Palio, scritta da uomini e cavalli. È dedicato alla famiglia Naldi il nuovo capitolo di Ricordi di Palio, bussando alle porte di una memoria che riporta in auge la metà degli anni Cinquanta e la fine degli Ottanta del secolo scorso, epoche in cui Imolo detto Falchetto e Claudio detto Imolino, babbo e figlio accomunati dall’essere fantini di Piazza, lasciarono una piccola, ma significativa, traccia sul Campo.
Otto Palii corsi da Falchetto, scomparso nel 1989, uno dei quali con addosso il giubbetto del Bruco e i pantaloni della Chiocciola (la vicenda, passata alla storia, è quella della Carriera dell’agosto 1952: Falchetto si trovò a sostituire Amaranto, caduto al canape, scendendo dal cavallo di San Marco, sul quale prese posto Ganascia, che stava osservando la mossa dai palchi), tre da Imolino (un quarto non fu possibile disputarlo, nel 1986, a causa dell’infortunio patito da Olympia Mancini, cavalla andata in sorte al Valdimontone) e tanti episodi da raccontare, seppur non baciati dalla buona sorte, leggi alla voce vittoria.
Vittoria che invece premiò in due occasioni il “cavallo di famiglia”, lo splendido baio Galleggiante, oggetto del desiderio dei contradaioli per un lustro tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Galleggiante che proprio con Imolino fece il suo esordio in Piazza, nella Tartuca (era il 1987), e che Imolino avrebbe allenato nel periodo di maggior splendore, accudendolo poi durante una lunga e meritata pensione sui colli tra San Gimignano e Volterra.
Questa e altre testimonianze sono state raccolte, dalla viva voce di Claudio Naldi, da Michele Fiorini e Luca Martini nella puntata “Falchetto, Imolino e Galleggiante, storia dei Naldi”, disponibile da oggi su youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=8WdE3CT7Qvc.
Matteo Tasso
