FABIO: "UN PALIO SORPRENDENTE E SERENO NONOSTANTE LE SFIDE"

News inserita il 18-08-2024 - Palio

Le parole del sindaco di Siena dopo la carriera del 17 agosto

Dopo il Palio di Siena del 17 agosto, vinto dalla contrada della Lupa, il sindaco Nicoletta Fabio ha condiviso le sue riflessioni sull'evento in un'intervista. Nonostante le incertezze climatiche che hanno portato a un doppio rinvio storico, il primo cittadino ha espresso grande soddisfazione per l'esito della manifestazione.

"È stata una corsa sorprendente, come il Palio sa essere, molto bella e soprattutto serena in tutto lo svolgimento," ha dichiarato il sindaco Fabio. "Tutti i cavalli sono rientrati nelle stalle senza il minimo problema, il che è motivo di grande sollievo."

Il sindaco ha ammesso che il doppio rinvio, evento raro nella storia del Palio, ha causato qualche preoccupazione.

"Francamente, avrei preferito evitare questa sorta di primato," ha confessato, "anche se mi dicono che forse nell'800 ci sia stato qualche precedente, non necessariamente per pioggia."

La giornata del Palio è stata caratterizzata da incertezza meteorologica. "Sono stata piuttosto in ansia anche per la giornata di oggi," ha rivelato Fabio, "perché le previsioni non aiutavano. Stamattina ho ricevuto allerte di criticità dalla protezione civile. Fortunatamente, siamo stati guardati dall'alto e tutto è andato nel migliore dei modi."

Interrogata sul bilancio complessivo dell'organizzazione, il sindaco si è detta decisamente soddisfatta. "Nonostante imprevisti e difficoltà, siamo riusciti a risolvere delle problematiche che potevano essere più complesse."

Guardando al futuro, Fabio ha sottolineato il messaggio che Siena e il Palio mandano al mondo esterno: "Un'organizzazione che funziona, una tradizione solida, sicurezza e tutela dei vari aspetti, a cominciare dal benessere degli animali."

Il sindaco ha concluso con un auspicio per il 2025: "Speriamo che anche il prossimo anno ci siano due Palii senza alcun problema e con una corsa bella come è stata quella di stasera."

Leonardo Carapelli

 

 

 

 

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