Vincitori e vinti dei più importanti palii italiani.
Con il Palio di Asti è andata in archivio la lunga stagione
paliesca, che quest’anno come non mai è stata ricca di emozioni, inconvenienti
e colpi di scena. Vediamo quindi di ripercorrere tutte le tappe di questo
intenso 2016.
La stagione è iniziata nel peggiore dei modi, in quanto il
classico prologo di metà gennaio a Buti è stato sospeso ed annullato a causa
del grave inconveniente accaduto a Golden Down, cavallo di S.

Rocco al termine
della terza batteria. Il tradizionale appuntamento di
Bomarzo del 25 aprile
non
è stato disputato a causa di problematiche organizzative, così il primo palio
stagionale è stato quello di
Fucecchio, ed anche qui non sono mancate le
emozioni forti. La rovinosa caduta del cavallo di Porta Raimonda Djib, per
fortuna senza gravi conseguenze, ed i soccorsi a lui portati, hanno dilatato
enormemente i tempi. La finale è entrata in pista dopo le 20; una mossa
estenuante ed il sopraggiungere dell’oscurità hanno costretto gli organizzatori
a rinviare, per la prima volta nella storia della manifestazione,
il Palio al
lunedì. Il giorno successivo, in un clima autunnale, con vento forte e nuvole
nerissime, ha vinto
Giuseppe Zedde su Matato per Massarella. Il 29 maggio,
quando a Siena la sorte definiva il campo delle partecipanti alla carriera di
Provenzano, si correva, sotto il diluvio, il
Palio di Legnano. La brutta caduta
di Tittia in batteria, la contestatissima mossa della finale, con il mossiere
Narduzzi che ha lasciato girato S. Erasmo, ed il sorpasso decisivo all’ultima curva di
Andra Mari per la nonna S. Martino ai danni di Antonio Siri per S. Ambrogio, sono stati
i momenti salienti della kermesse lombarda. La provaccia “Memorial Favari”, che
si disputa il venerdì precedente è stata vinta da Andrea Farris per S. Erasmo.
Ci sono voluti invece 4 rinvii a causa della pioggia, prima di poter finalmente
correre, nell’inusuale orario delle 10 di mattina del 19 giugno,
il Palio a
Ferrara. Ha vinto, al termine di una galoppata di testa,
Alessio Migheli su
Bomario da Clodia per S. Giovanni. Anche a
Castiglion Fiorentino si è dovuto
far i conti con il maltempo che ha provocato il rinvio di una settimana. Il 26
giugno a vincere è stato
Andrea Chessa su Quattro Mori per Porta Romana, in una
carriera costellata di colpi proibiti tra fantini, 16 mosse false, in una delle
quali si è infortunato Franco Casu, sostituito dalla sua riserva Michele
Uccheddu. Il via valido è stato quindi dato alle 21.30, quando ormai il buio
era abbondantemente calato. Nel 1° ”Memorial Giuseppe Gentili” che ha fatto da
contorno al Palio, ha vinto invece Jacopo Pacini su Bonbijou per Porta
Fiorentina. A cavallo delle due storiche vittorie di
Jonatan Bartoletti nelle Lupa, si è corso a
Casole d’Elsa con il
successo di
Narcisco e Simone Mereu per Rivellino che ha bissato così la
vittoria del 2015, a
Bientina, dove
Dino Pes ed Ondina Prima per Centro Storico
hanno sbaragliato la concorrenza, ed infine a
Feltre, dove si è imposta ancora
una volta la ben affiatata accoppiata
Nottiifrimmesmai ed Adrian Topalli,
stavolta per i colori di
S. Stefano. Il 18 agosto a
Piancastagnaio,
Giosuè
Carboni ha riportato la vittoria in
Voltaia, grazie al sorpasso all’ultimo giro
ai danni di Giuseppe Zedde.
Gingillo si è però rifatto sull’altro versante
dell’Amiata, a
Castel del Piano, portando per il terzo anno consecutivo il
Palio nel
Poggio sull’outsider Resolza, conquistando così il sesto alloro
personale ed avvicinando sempre di più il re del Palio amiatino Mario Canu
fermo ad 8 successi. Infine, ed è storia recente, non poteva mancare la zampata
di
Giovanni Atzeni che ad
Asti, al termine di 3 infuocati giri di Piazza
Alfieri, sfruttando la caduta simultanea di Dino Pes per Cattedrale e di
Gianluca Fais per Don Bosco, e soprattutto con un magistrale sorpasso interno
negli ultimi metri su Giuseppe Zedde per S. Lazzaro, ha riportato la vittoria
al
Comune di Nizza che la attendeva da ben 30 anni.