Il Cdm ha approvato un decreto legge che sposta la scadenza al primo ottobre 2025 per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le pmi
Assicurazione contro le calamità: arriva la proroga attesa per le imprese
Il Consiglio dei ministri ha approvato, nella riunione del 28 marzo, il decreto legge che proroga i termini dell'obbligo di assicurazione contro i danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali. La scadenza, inizialmente fissata per il 1° aprile, slitta al 1° ottobre per le medie imprese e al 1° gennaio 2026 per le piccole e micro imprese. Per le grandi aziende, invece, il termine rimane invariato, ma per i successivi 90 giorni l'eventuale mancato adempimento non inciderà sull'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie pubbliche, comprese quelle previste in caso di eventi calamitosi.
Una decisione accolta con favore da Confcommercio Siena, che sottolinea la necessità di un monitoraggio costante sulla questione. "È una scelta giusta e attesa. Tuttavia, resta la complessità di un'operazione che riguarda circa quattro milioni di imprese, chiamate a valutare coperture assicurative di non facile gestione", ha dichiarato l'associazione. Confcommercio chiede quindi l'istituzione di un tavolo di confronto permanente, coinvolgendo rappresentanti delle imprese, delle assicurazioni e dei ministeri competenti.
Già il 27 marzo, così come il 20 febbraio scorso, Confcommercio aveva sollecitato un'adeguata proroga, evidenziando l'impossibilità per milioni di imprese di rispettare l'obbligo nei tempi previsti. Il regolamento attuativo, infatti, è stato emanato solo il 27 febbraio e il portale Ivass per la comparabilità delle offerte assicurative non è ancora attivo.
A preoccupare il settore è anche la disparità dei premi assicurativi. La vicepresidente di Confcommercio, Loretta Credaro, in un'intervista al Sole 24 Ore, ha denunciato l'assenza di un criterio unico di valutazione del rischio da parte di un ente terzo, con tariffe che possono variare enormemente. "Per assicurare un valore di mille euro, i costi richiesti oscillano tra i 5.000 e i 15.000 euro l'anno a seconda della compagnia", ha spiegato.