COLOMBIANA MORTA A SIENA, L'ARMA DETENUTA ILLEGALMENTE: IL COMPAGNO ARRESTATO

News inserita il 11-08-2024 - Cronaca Siena

Proseguono le indagini sulla dinamica dell'accaduto

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, coordinate dalla Procura, sulla giovane donna colombiana di 33 anni, Yuleisi Ana Manyoma Casanova, morta tragicamente a Siena il 10 agosto 2024, hanno rivelato che la vittima è deceduta sul colpo a causa di uno sparo ravvicinato da un fucile calibro 16. Il compagno 26enne, anche lui colombiano, è stato arrestato. Le autorità stanno indagando sulla dinamica dell'accaduto, ipotizzando un possibile omicidio doloso aggravato.

Il comunicato della Procura della Repubblica del Tribunale di Siena: "In relazione alla morte della donna colombiana di 33 anni, Yulcisi Ana Manyoma Casanova, avvenuta in Siena ieri, le indagini sino ad ora svolte dalla Squadra mobile della Polizia  di Siena, coordinate dalla Procura di Siena, hanno permesso di accertare che la stessa e deceduta sul colpo a seguito di uno sparo a distanza ravvicinata partito da un fucile calibro 16 caricato a pallini. Quando il colpo è partito, l'arma era nelle mani del compagno L.F.P.B. di 26 anni, anche lui colombiano, mentre i due si trovavano soli nella camera da letto dell'abitazione dove vivevano.

Al momento del fatto all'interno dell'immobile si trovavano, in diverse stanze, altre persone.

L'arma era detenuta illegalmente e per questo reato l'uomo è stato tratto in arresto nella quasi flagranza di reato e condotto alla locale casa circondariale.

Nelle prossime ore si provvederà alla richiesta di convalida da parte del Gip. Le indagini, protrattesi per tutta notte ed ancora in corso, sono dirette, in particolare, a chiarire la dinamica dello sparo. Una serie di elementi in fase di ulteriore verifica, hanno determinato, anche al fine di permettere una idonea difesa da parte dell'indagato, di iscrivere il procedimento per l’ipotesi di reato di omicidio doloso aggravato dalla relazione affettiva e dal rapporto di convivenza, anche se il il compagno della vittima, nel corso dell'interrogatorio a cui e stato sottoposto nella notte, ha decisamente negato la volontarietà riferendo di un colpo partito accidentalmente. A seguilo di alcune dichiarazioni raccolte dalla polizia giudiziaria e all’esito della perquisizione svolta nell'abitazione, il colombiano è altresì indagato per maltrattamenti in famig!ia, detenzione abusiva di munizioni e di sostanze stupefacenti di tipo leggero.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l'indagato deve ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento della colpevolezza con sentenza divenuta irrevocabile."

 

 

 

 

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