CANI E GATTI POTRANNO ENTRARE IN STRUTTURE SANITARIE ED OSPEDALI: LE REGOLE

News inserita il 18-03-2025 - Toscana

Giani e Bezzini: "Un passo in avanti nell’umanizzazione delle cure". Via libera dalla Regione

Cani, gatti e altri animali d'affezione iscritti ai registri dell’anagrafe potranno accedere agli ospedali, alle cliniche convenzionate e alle Rsa della Toscana. La decisione arriva dalla giunta regionale, che ha approvato le linee guida per regolamentare l’ingresso degli animali nei presidi sanitari. L’obiettivo è favorire il benessere psico-fisico dei pazienti, soprattutto di quelli ricoverati per lunghi periodi, per i quali il contatto con il proprio animale domestico può rappresentare un importante supporto emotivo.

La delibera, proposta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e sostenuta dal presidente della Regione Eugenio Giani, segna un ulteriore passo avanti nell’umanizzazione delle cure. La misura estende a livello regionale l’esperienza pilota avviata nel novembre 2024 dall’Asl Toscana Sud Est. Ora spetterà alle direzioni sanitarie dei singoli presidi stabilire le procedure per consentire l’accesso degli animali durante gli orari di visita.

"Questa iniziativa rafforza il nostro impegno per un sistema sanitario sempre più vicino ai bisogni delle persone", ha dichiarato il presidente Giani. "La salute non è solo assenza di malattie, ma comprende anche il benessere fisico, mentale e sociale. È dimostrato che il contatto con gli animali apporta benefici significativi al percorso di cura", ha aggiunto l’assessore Bezzini. "Con questo provvedimento – ha concluso – uniformiamo le modalità di accesso degli animali di affezione nelle strutture sanitarie della Toscana".

Le strutture dovranno dotarsi di un regolamento interno, elaborato in collaborazione con il servizio veterinario del territorio, che stabilisca criteri e modalità per l’ingresso degli animali. Le condizioni cliniche dei pazienti resteranno un fattore determinante per autorizzare o meno le visite.

L’accesso sarà consentito solo ad animali in buona salute, identificati e iscritti all’anagrafe, muniti di certificato veterinario rilasciato non oltre un mese prima e trattati contro parassiti interni ed esterni tra i 3 e i 30 giorni precedenti la visita. Gli animali dovranno essere sempre sotto il controllo e la responsabilità del proprietario e coperti da un’assicurazione. I cani dovranno essere tenuti al guinzaglio (lungo massimo 1,5 metri) e avere con sé la museruola, mentre gli altri animali dovranno essere trasportati in appositi trasportini.

Prevista anche la formazione del personale sanitario, che sarà istruito su come avvicinare e gestire gli animali all’interno delle strutture. Numerosi studi scientifici confermano che l’interazione con gli animali, in particolare con i cani, può aumentare i livelli di ossitocina, ridurre il cortisolo e abbassare il rischio di malattie cardiovascolari, contribuendo così al recupero dei pazienti.

L’esperienza dell’Asl Toscana sud est

La prima azienda ad aver approvato un regolamento sull’accesso degli animali nelle proprie strutture era stata l’Asl Toscana Sud Est, a novembre 2024. La procedura individuata prevede che l’accesso, limitato all’orario di visita, debba essere comunicato almeno ventiquattro ore prima al personale sanitario. Per gli ospedali deve essere concordato con il servizio di accoglienza il percorso per raggiungere la saletta di uso comune dove si svolgerà la visita. In ciascuna struttura è consentita la presenza di un solo animale per volta e le visite saranno pianificate per non creare sovrapposizioni. Alcuni reparti sono interdetti: gli animali non potranno accedere al pronto soccorso, a neonatologia, alle aree ambulatoriali, di dialisi, di prelievo e di ristoro, nei day hospital e nelle sale operatorie.

 

 

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