Carriera anomala senza Civetta e Istrice
Un Palio che si corre in otto è un qualcosa che rompe gli argini di una Festa che andrebbe comunque vissuta con trepidazione e partecipazione.
Sono vicino a Civetta ed Istrice...da ultrasettantino ho conosciuto purtroppo il senso di impotenza che oggi pervade gli animi della gente del Castellare e di Camollia. Ma ci sono nel Palio...e a maggior ragione in questo di Palio sotto i riflettori del mondo e sotto gli occhi di animalisti che aspettano solo i nostri passi ''falsi'' leggi che dobbiamo assolutamente rispettare.
Avrei evitato di riammettere alla Prova Generale il barbero Vankook esentato per la prova mattutina. Se ci sono dubbi sulla perfetta sanità dell'animale meglio chiuderla lì senza alimentare le speranze della gente.

Parlare ora del Borsino delle accoppiate ha un senso relativo.
Senza rivali sul Campo tutti tireranno a vincere.
Ma ci sono dei valori che vanno sottolineati. La Torre pur non facendo faville si segnala per prontezza e per maneggevolezza del suo Viso D'angelo...e Scompiglio c'è! La Chiocciola è cresciuta nelle 96 ore. Accetta il canape ed esce con brillantezza. E poi Zentile...piccolo e raccolto...è un perfetto cavallo da corsa.
Il Tittia si è nascosto abilmente ma il suo Zio Frac non presenta smagliature e Camporegio è nel ristretto novero delle favorite.
È cresciuta la Pantera con Turbine pronto ed Una per tutti prontissima ad uscire dai canapi.
E che dire del Valdimontone? Il giovane Mula è bravo e Vitzichesu si è adattato al tufo.
Uragano Rosso non pare avere doti particolari...ma è grande e grosso e può fare...uno Scangeo.
Andrea Coghe ed Enrico Bruschelli...Tempesta e Bellocchio...sono liberi di correre e basta. E questo alza le loro quotazioni.
E speriamo che dal lotto degli ''otto'' non si scateni un quarantotto!
Roberto Morrocchi