Resta inteso che sul Campo tutto può accadere.
Tra brenne e polemiche sulla presenza degli animalisti all'Acquacalda le prove cominciano a raccontarci qualcosa. La prima cosa che balza agli occhi è che nel lotto dei dieci ci sono un paio di brenne formidabili. Io non riesco a capire come sui media, esperti del mondo equino, continuino a parlare di "Contrade che hanno più o meno le stesse probabilità".

Insomma il Querino della Tartuca è comunque un cavallo da corsa, così come da corsa mi pare la Preziosa Penelope dell'Onda, ma gli altri di cui sopra si avvicinano al concetto che avevamo delle "brenne", fino a tutti gli anni settanta. Brenne che nel Palio, intendiamoci, ci stavano a buon diritto, per fare "servizi", per creare una scala di valori senz'altro meno pericolosa di barberi tutti sullo stesso livello e più rischiosi. Leggi ammucchiata al primo San Martino.
Il Palio per me lo fanno la Torre, l'Istrice, la Selva e la Lupa...ma resta inteso che sul Campo tutto può accadere. Perfino che la classica brenna metta tutti d'accordo.
Il Mari, un po' come fece a luglio, sta interpretando una carriera in maschera, finora perfetta. Alla mossa non prende rischi...tanto lo sa che Roba e Macos sta lì tranquillo, pronto a muovere le gambe alla prima energica sollecitazione e in corsa prova quello che va provato. E basta. Sì la Torre può davvero puntare al cappotto, anche se qualche serio avversario, oltre all'Oca e all'Onda, lo troverà senz'altro.
E un avversario credibile è l'Istrice. Trecciolino, se sta fra le prime cinque ai canapi, può mettere il veloce e pronto Porto Alabe davanti a tutti. Ma il barbero regge i tre giri? Francamente non lo so...ma Gigi con il giubbetto di Camollia, in testa, può durare fino in fondo.
Un altro "crostino" per Brio sarà il Tittia. Polonsky, come abbiamo visto altre volte, ha una testa particolare che lo porta a girellare un po' troppo fra i canapi. Il nodo è solo questo...tocca al Tittia cercare di scioglierlo per portare la Selva al successo.
E veniamo alla Lupa. Scompiglio e la contrada tirano giustamente a vincere. Dell'Istrice non credo che si curino più di tanto...e se il Bartoletti riesce a fiondare il preciso Mocambo, ecco che la carriera può colorarsi del bianco nero arancio.
E gli altri? Gli altri debbono credere con coraggio e determinazione nel luogo comune che dice che nel Palio ci sta tutto, sperando di essere prescelti dalla sorte.
Non posso chiudere senza una battuta sulla manifestazione degli animalisti che andrà in onda all'Acquacalda.
Io la considero un "vulnus" nel corpo della nostra festa e una offesa alla città che di offese in questi anni ne ha sopportate tante...troppe.
Le autorità potevano pensare a tutto, meno che al 16 agosto. Io la manifestazione a Rizzi e company l'avrei fatta fare anche alla Lizza, o in Piazza della Posta o del Monte...ma a ottobre. A festa finita...comprese le cene delle Contrade vittoriose. Sbaglia chi crede che la riunione animalista dell'Acquacalda non troverà spazio sulla cronaca. Ne scriveranno le gazzette senesi e soprattutto gli inviati dei grandi quotidiani che oltre al Palio potranno dilungarsi sulla manifestazione che il Palio vuole accantonare. Vedrete? Mi spiace solo che il Magistrato delle Contrade non abbia fatto sentire "forte e alta" la sua voce e che lo stesso Sindaco abbia accettato, senza colpo ferire, la decisione prefettizia. Mi dispiace soprattutto che i Senesi sempre pronti a difendere Palio e Città si siano, come dire?, un po' troppo addormentati.
Roberto Morrocchi