Riflettere, da subito: è stata la sagra degli orrori
Il Drago ha vinto...Tittia ha trionfato per la terza volta consecutivamente e Zio Frac si è rivelato un barbero super...
La sensazione è però quella di aver vissuto una giornata da incubo con troppe Contrade penalizzate e una carriera disputata fra sei sole contendenti.
Dobbiamo riflettere e subito senza aspettare un lungo inverno perché troppe cose hanno ridotto il Palio in cenere.
Nessuno che abbia voluto capire che non portando alla tratta i cavalli più forti sani ed esperti si sarebbero corsi rischi inimmaginabili.
Di chi le responsabilità? Forse di tutti...di chi non è riuscito ad esercitare una qualche persuasione morale nei confronti di proprietari riottosi e di quanti, Contrade Capitani e Fantini, hanno di fatto confezionato un Palio assurdo e poi allucinante con 8 debuttanti. Non è certo un caso che si sia assistito ad in Palio ad eliminazione. Non sono bastate le rinunce a Civetta ed Istrice...perché poi anche Leocorno e Bruco hanno abbandonato la tenzone.
Il mossiere assolutamente inadeguato...senza polso...e abbandonato a sé stesso ha infilato una serie di errori spaventosi.

Ha annullato una mossa decisamente valida per accettare dopo un ora e venti un accrocco pazzesco di cinque cavalli con uno penalizzato fortemente...la Torre...e due praticamente esclusi Valdimontone e Chiocciola.
Diciamolo...un incubo...una sagra degli orrori...una giornata particolare, una farsa.
Non voglio certo sminuire i meriti del Drago che non ha rubato niente ma il Palio....o almeno cosa resta del ''nostro'' Palio è davvero una cosa miserrima.
A partire dell'esenzione della Civetta...dalla assurda riammissione e dalla sua definitiva esclusione. Mentre scrivo non conosco la sorte di altri barberi feriti e acciaccati. Nel Palio grigionero campeggiava la testa di un cavallo quale protagonista della Festa. Ho come l'impressione che così errando e rischiando noi si balli spensieratamente mentre la nave affonda.
Corriamo ai ripari...magari tutti insieme...perché si recuperi subito la dignità del Palio non accontentandosi di un ''paliuccio'' sbrindellato.
Roberto Morrocchi