BLOCK NOTES: GOVERNO NUOVO...PROBLEMI VECCHI

News inserita il 25-10-2022 - Attualità Siena

Anche dalla nostra piccola-grande Siena si guarda con curiosità alla nuova guida dell'Italia

Ci vuole sangue freddo e tanto coraggio per affrontare i mille problemi della nostra Italietta. Il compito che attende Giorgia Meloni, la prima donna chiamata dal popolo e da Mattarella alla testa del Governo,  farebbe tremare i polsi a chiunque fosse stato designato a raccogliere il testimone di Mario Draghi.

Tutti insieme, quelli della destra di maggioranza, ma anche quelli della sinistra sparsa dell’opposizione stanno lì, con il fucile puntato pronti a sparare sulla Giorgia “de Roma”. Intendiamoci ci sono tanti e in diversi fronti che si sono dati da fare per trovare almeno uno strapuntino sul carro della vincitrice e fra questi si distinguono in tutti i talks della RAI e de La7: giornalisti, uomini e donne, che danno consigli non richiesti e si avvitano su se stessi per dare interpretazioni ai novelli nomi di alcuni Dicasteri, discettando se la Meloni debba essere chiamata Presidente o Presidentessa, senza andare quasi mai al nocciolo delle questioni.

Anche dalla nostra piccola-grande Siena si guarda con curiosità alla nuova guida del Consiglio e l’Avvocato Sindaco si è subito premurato di rivolgersi al Governo chiedendo di poter risolvere i nodi che rischiano di bloccare seriamente il cammino della nostra comunità.

Mps guida il quaderno delle richieste, nel momento decisivo di un aumento di capitale che deve per forza e per amore andare in porto, magari insieme all’esodo incentivato dei 3.500 dipendenti – meglio se tutti e 4125 – che hanno fatto domanda regolare di uscita dal loro posto di lavoro. C’è poi da stare dietro al Biotecnopolo, già in piedi, è vero, ma che deve produrre ricerca scientifica di assoluto valore e originare impieghi ed occupazione in un quadro di investimenti e azioni.

Già che ci siamo il De Mossi ha rivolto la sua attenzione anche alla definizione dell’alta velocità ferroviaria cercando con il lumicino di ottenere una stazione nel quadro della Media-Etruria in quel di Chiusi.

Siena deve prima o poi uscire dal suo endemico isolamento infrastrutturale e lo può fare, visto che nessuno parla più di Ampugnano, attraverso l’Alta Velocità e con un occhio di riguardo verso il completamento della Due Mari che somiglia sempre più alla fatidica tela di Penelope.

Vedremo se De Mossi si ricandiderà a no, ma quale Sindaco uscente di destra e cioè della componente politica che ora guida la Nazione ha il dovere di trovare appoggi serie e concreti nel Governo della Meloni dove conta fra l’altro di un Salvini in un Ministero che vale….

Noi non stiamo con il fucile puntato. Ci basta una penna però per seguire da qui alle prossime elezioni amministrative il lavoro della Giunta e tutti i programmi che candidati civici o politici avranno la compiacenza di porgere alla nostra attenzione. E speriamo davvero che il Monte del prode Lovaglio resti in piedi e che la nostra Siena esca prima o poi da ombre e pastoie burocratiche e non. Sarebbe l’ora!

Roberto Morrocchi - Foto: governo.it

 

 

 

 

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