Dal Coordinamento Nazionale Fim, Fiom, Uilm e Uglm del 10 maggio
Il coordinamento nazionale di Fim, Fiom, Uilm e Uglm si è riunito il 10 maggio per discutere la situazione di Whirlpool/Beko in Italia. Persistono problemi di volumi produttivi che generano ore di cassa integrazione e ricadute negative sulle retribuzioni dei lavoratori. Negli stabilimenti italiani mancano investimenti significativi sui processi produttivi, compromettendo la produttività e la centralità dei siti. Inoltre, la grave crisi di mercato e la perdita di competitività del sistema paese sui costi di produzione aggravano la situazione.
Il Governo aveva aperto un tavolo di confronto sul settore degli elettrodomestici il 22 febbraio su richiesta dei sindacati, ma non ci sono stati sviluppi significativi né provvedimenti per rilanciare la produzione. In questo contesto di incertezza, è urgente ottenere momenti di confronto con la nuova proprietà di Whirlpool/Beko. Il Ministro Urso ha promesso di convocare un incontro a giugno, in cui i sindacati chiederanno il rispetto degli impegni assunti con la golden power per salvaguardare gli stabilimenti italiani.
I sindacati non intendono temporeggiare e vogliono garanzie che la strategia industriale di Beko preveda investimenti sulla media e alta gamma del bianco. In mancanza di convocazioni, promuoveranno assemblee con i lavoratori per informarli e prepararsi ai prossimi appuntamenti, e metteranno in campo le mobilitazioni necessarie a far ascoltare la voce dei lavoratori.
